Mediaset sempre più pronta per l’Europa. Nasce MFE Advertising

“Adesso facciamo clic e torniamo a lavorare” è stata la frase che Pier Silvio Berlusconi ha detto a tutti i suoi dipendenti dopo la scomparsa del padre Silvio. Frase che l’Amministratore Delegato di Mediaset e di Media For Europe ha voluto ripetere ieri sera durante la presentazione dei palinsesti della nuova stagione 2023/24 che si è tenuta nella sede di Cologno.

Di fronte a un contesto “difficile” che ha impattato su tutti i settori che hanno dovuto e devono affrontare una pandemia, quattro lockdown, lo scoppio di una guerra, crisi energetica e un’inflazione galoppante a 2 cifre e di fronte a un comparto editoriale che deve sfidare la frammentazione dell’attenzione per l’impatto dei contenuti e la concorrenza senza regole delle multinazionali del web «è importante tenere la barra dritta e sapere dove andare», ha introdotto Berlusconi  che poi ha dettagliato i quattro punti cardinali della strategia. «Il primo è il prodotto: dal 2020 abbiamo messo in atto un cambio di passo privilegiando la produzione made in Mediaset con un +19% di serate autoprodotte e un arricchimento dei palinsesti che ha puntato non solo sulla quantità ma anche sulla varietà di genere. Una scelta che ci ha premiato: negli ultimi anni l’ascolto di Mediaset è sempre cresciuto e nell’ultima stagione siamo arrivati al 41,1% nelle 24 ore, ben oltre le nostre migliori aspettative. Fare finta che il reality non sia un pezzo di Tv vuol dire non essere connessi alla realtà, poi bisogna essere attenti a non eccedere con certi toni ma creano miliardi di interazioni sul web. Un dato su tutti è il +47% di ascolto di Temptation Island con web. La televisione non è vecchia e sulle nuove piattaforme “gira da Dio”. Bisogna uscire dai confini e costruire una piattaforma che abbia altre dimensioni, investimenti tecnologici, una politica commerciale che a livello europeo offra il meglio ai clienti interessati a più Paesi». Infatti, il secondo punto cardinale è lo sviluppo. «Mediaset non è mai stata ferma, abbiamo lavorato negli anni per allargare il nostro raggio d’azione professionale e abbiamo costruito un sistema di comunicazione crossmediale unico in Italia e nel mondo: oggi parliamo al 96% della popolazione tutte le settimane – ha dettagliato l’AD -. La potenza di questo sistema, insieme alla grandissima capacità della nostra concessionaria Publitalia ’80 ci ha consentito di crescere sempre anche in termini di quota di mercato e dal 36,8% del 2013 siamo arrivati nel 2022 al 40,5%. Il mercato dei media è diventato globale e per riuscire a rimanere in partita bisogna crescere e investire fuori dai confini per affrontare la forza dei competitor del digitale. Per questo motivo abbiamo concluso la fusione con Mediaset Espana di cui MFE controlla il 100% e in quel Paese stiamo guardando con attenzione a possibilità di espansione su più mezzi. Inoltre, MFE è arrivata al 30% in ProSiebenSat.1, la più grande Tv commerciale tedesca. Ci interessa portare avanti un progetto industriale multimediale e costruire un player paneuropeo: è una sfida grande ma c’è qualcuno che la può portare a termine è Mediaset. Abbiamo appena costituito la nuova società MFE Advertising, capitanata dall’AD Stefano Sala, che ha il compito di portare avanti e sperimentare in ambito internazionale l’unione tra la vendita della pubblicità e le nuove tecnologie. Con nuovi investimenti potremo costituire un sistema di advertising europeo mai visto prima e ottenere sinergie in Italia, Spagna e negli altri Paesi che si uniranno al progetto».

Il nuovo sistema è basato su 3 driver: le dimensioni competitive – più di 180 milioni di spettatori; la tecnologia più avanzata per l’esperienza degli spettatori e un’offerta pubblicitaria evoluta e completamente integrata – profilazione, geolocalizzazione, programmatic-.; contenuti Tv internazionali che funzionano su tutti i device

Il terzo punto cardinale è il valore. Nel contesto difficile, Mediaset si è difesa molto meglio del mercato: da inizio dell’anno il calo medio dei broadcaster europei è sato dell’8% mentre MFE è cresciuta del 43%. Secondo Berlusconi, «è un segno evidente che il mercato crede nelle nostre prospettive di sviluppo. Il quarto punto è il risultato, cioè l’utile. Tutti i broadcaster dal Covid hanno subito una perdita media del 6%, il risultato di MFE è cresciuto rispetto al 2019 del 14%. Guardando avanti, il lavoro da fare è tanto ed è fondamentale sia per Mediaset sia per tutto il sistema dell’editoria italiana e del sistema industriale del nostro Paese. Noi siamo orgogliosi che una azienda italiana sia il motore di una crescita internazionale e non pezzi di Italia che vengono conquistati da aziende straniere».

Quindi, la Tv generalista è e sarà il core business di Mediaset che ha la leadership sul target commerciale con il 41,1%, con oltre 8 punti di vantaggio sui competitor, ed è il primo broadcaster nelle 24 ore, con il 39% in prime time. La leadership è estesa anche al web con 6 miliardi e 330 milioni di views e alla radio dove RadioMediaset è primo gruppo in Italia con 1,3 ascoltatori nel quarto d’ora medio. L’insieme della comunicazione raggiunge una Reach settimanale 96% del pubblico, dato superiore a qualsiasi OTT.

 

I palinsesti

La nuova stagione è stata raccontata da Marco Paolini, Direttore Generale Palinsesto e Distribuzione di Mediaset, che ha sottolineato come dal 4 settembre 2022 al 10 giugno 2023, Mediaset abbia vinto il 53% di giornate (24 ore) sul target Individui e il 94% sul target Commerciale.

Tra le novità, Canale 5 ospiterà lo speciale televisivo che nasce da uno spettacolo di Checco Zalone, “Amore+iva”, in esclusiva tra metà ottobre e metà novembre. Gerry Scotti dalla prossima stagione sarà impegnato su 2 nuovi programmi: Io canto generation nel prime time e la nuova edizione della Ruota della fortuna in preserale.

L’informazione Mediaset si rafforza per un giornalismo pop di qualità: Rete 4 accoglierà Bianca Berlinguer (con Mauro Corona) per l’informazione mentre a Pomeriggio Cinque arriverà Mirta Merlino. A compensare le new entry, qualche addio, in primis quelli di Barbara D’Urso e di Barbara Palombelli.

LaTv free punterà sul cinema italiano e straniero di buona qualità: tra i titoli in palinsesto Come un gatto in tangenziale 2, Chi ha incastrato babbo natale?, La cena perfetta, Belli ciao, Gli idoli delle donne, Fast and Furious 9, Top Gun: Maverick, Tenet, Dune, The Batman.

Altra componente “imprescindibile” sarà il calcio con le conferme di UEFA Nations League, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa italiana che si gioca con una nuova formula a 4 squadre. «Vorremmo continuare ad avere il calcio che conta ma i prezzi sono folli – ha sottolineato Berlusconi -. La base d’asta della Coppa Italia è molto alta e sul Campionato siamo aperti».

Nella Line up del prime time di Canale 5 confermate Striscia la notizia che a novembre compirà 35 anni, Lo show dei record, i programmi con Maria De Filippi Tu sì que vales (dove arriva Luciana Littizzetto), Amici, C’è posta per te, Ciao Darwin sia in autunno sia in primavera, e i talent Il grande fratello (che torna alle storie dei concorrenti più che ai personaggi), L’isola dei famosi e Temptation Island con una edizione invernale, Felicissima sera, Michelle Impossible, Zelig.

Tanto spazio verrà lasciato alla musica con il concerto de Il Volo – già bloccato per il concerto di Natale 2024 mentre quello del 2023 sarà affidato a Elisa -, gli show di Max Pezzali e Orietta Berti, e il programma Il più grande karaoke d’Italia.

Sul fronte fiction le novità sono Maria Corleone, Se potessi dirti addio, La voce che hai dentro, Anima gemella, I fantastici 5, Vanina Guarrasi e Bardot, mentre inizieranno ad agosto le riprese di una nuova serie con Beppe Fiorello.

Su Italia 1 confermata un’altra stagione de Le Iene con la nuova conduzione di Veronica Gentile, Freedom, La pupa e il secchione con Enrico Papi che dall’autunno condurrà un nuovo gioco musicale e dalla primavera 2024 un nuovo programma, Italia 1 On stage, La talpa.

Rete 4 conferma la sua linea dedicata all’informazione e all’attualità, rafforzata dall’arrivo della Berlinguer, con Stasera Italia, Quarta repubblica, Fuori dal coro, Diritto e rovescio, Zona bianca, Quarto grado, Verità nascoste

L’informazione è poi garantita dal sistema dei telegiornali, in primis il TG5 che esprime la stessa identità di Mediaset, TGCOM24, Studio Aperto con l’attualità e la versione sportiva, mentre il Tg4 verrà trasformato in uno spazio di un’ora per accogliere ospiti e approfondire dei temi caldi con l’obiettivo di allargare lo spettro editoriale per pubblico sempre più trasversale.

 

Media For Europe Advertising

Sono 3 i driver alla base della nascita della nuova concessionaria MFE Advertising: in primis le dimensioni competitive considerando i mercati Spagna e Germania, che da sola – o meglio con Austria e Svizzera tedesca – raggiunge un bacino di circa 200 milioni di spettatori; la tecnologia più avanzata che alimenta l’esperienza degli spettatori e un’offerta pubblicitaria evoluta e completamente integrata con profilazione, geolocalizzazione, programmatic; contenuti Tv internazionali che possono funzionare su tutti i device.

A margine della presentazione dei palinsesti, Stefano Sala, AD di MFE Advertising ha dettagliato gli obiettivi: «Publitalia ’80, Digitalia 08, Mediamond e Publieurope continuano a esistere per raccogliere la pubblicità nazionale. La nuova società è una “cabina di regia” nei confronti di uno sviluppo del prodotto adv a 360° con l’obiettivo di incrementare i ricavi pubblicitari in tutta europa. All’interno abbiamo creato 3 hub: Marketing Media per la gestione dei clienti, coordinato da Matteo Cardani; Digital Media che unisce dati -certificati e gestiti con professionalità -, tecnologie e piattaforme, affidato a Paola Colombo; Commercial Hub, guidata da Michele Giraudo che è diventato il nuovo Amministratore Delegato di Publieurope». Per quanto riguarda l’Italia, il dato più «sorprendente è stata la crescita nel 2022, anno dei Mondiali di Calcio, con un risultato del +1,2% – ha dichiarato Sala -. I primi 4 mesi del 2023, con la Tv a +0,2%, la radio a 4,3%, il digital a +6,6%, ci fanno stimare una chiusura d’anno con una crescita di 1 punto meglio del mercato., Comunque, l’Italia si sta difendendo, così come la Spagna, mentre vanno male Germania, UK e Francia. Infine, anche se con numeri ancora piccoli, la DOOH ha registrato +50%. Nel 2022 il totale mercato era di circa 100 milioni, con la raccolta Mediamond a 14 milioni. Grazie alla concessione di 10 anni sulla nuova M4 (vedi notizia a pagina 14) e a quelle nei distretti milanesi di Porta Volta e Tortona pensiamo a un balzo verso i 22-23 milioni di raccolta nel 2023».

 

 

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