L’Italia “delle contraddizioni” alla prova di resilienza: un aiuto da innovazione e tecnologia

Ieri l’11° Forum WPP | The European House - Ambrosetti

Il ruolo dell’innovazione e della tecnologia per comunicare l’Italia di domani è stato il tema centrale dell’11esima edizione del Forum WPP, tappa conclusiva del percorso annuale dell’Advisory Board WPP Italia | The European House – Ambrosetti, che si è tenuto ieri a Milano e che si è rivolto a imprese, istituzioni e operatori del mondo dei servizi di marketing e comunicazione, con oltre 250 brand di diverse industry che hanno presenziato all’appuntamento. 

La mattina moderata da Mariangela Pira, giornalista di SkyTg24, ha voluto sottolineare come sia possibile generare valore e cambiamento culturale attraverso la comunicazione, che «nel suo aspetto sociale di informazione, oltre a quello commerciale, è importante in questo periodo di incertezza, insicurezza e angoscia», come ha dichiarato nei saluti iniziali Massimo Beduschi, Chairman di WPP Italy.

Massimo Beduschi e Simona Maggini

Un’informazione che è a un «cambio di passo», secondo Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione ed Editoria che ha aggiunto: «Il tema dell’innovazione va di pari passo con quello della sopravvivenza dell’editoria. Il settore ha ricevuto un sostegno di 90 milioni nel 2022, che sarà ampliato nel 2023: fondi per l’introduzione sia di giovani con skills digitali sia di tecnologia. È un lavoro che va coordinato con il sottosegretario del Dipartimento per la trasformazione digitale».

Il periodo “complesso” fotografato da Beduschi sta impattando sulle aziende che si trovano a dover far fronte a costi di materie prime ed energia in primis e rischia di acuire i problemi “strutturali” del tessuto economico italiano, che presenta ancora un gap sulla digitalizzazione e che deve risolvere le annose questioni legate a cultura, preparazione scolastica nelle materie tecnologiche e fuga dei cervelli all’estero.

Come ha spiegato nel suo speech Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti, «l’Italia è solo al 18° posto nell’Unione Europea per digitalizzazione delle imprese, ma allo stesso tempo, ad esempio, è tra i primi Paesi in Europa per tasso di adozione di servizi di cloud computing tra le aziende e vanta numerose best practices in termini di ecosistemi tecnologici e digitali. Contraddizioni che dimostrano quanto il tessuto economico del nostro Paese potrebbe beneficiare dei grandi vantaggi della tecnologia e dell’innovazione se venissero fatti maggiori investimenti in competenze. Nell’ambito del PNRR, infatti, ben 48,1 miliardi di euro (25,1% delle risorse totali) saranno dedicati alla transizione digitale, un investimento che potrà portare entro il 2027 a una crescita dell’1,2% del nostro PIL con, quindi, una maggiore produttività delle imprese». 

Nella tavola rotonda “Il mondo che sarà”, il panel composto da Lucio Caracciolo, Direttore di Limes, Laura Cozzi, Chief Energy Modeler di IEA, Gregorio De Felice, Head of Research and Chief Economist di Intesa Sanpaolo e Giorgio Metta, Direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, ha posto l’accento sugli scenari geopolitico, energetico, finanziario e sanitario. De Felice ha ribadito che ci sarà «una recessione tecnica tra fine 2022 e inizio 2023, con un’inflazione all’8% nel 2022 e al 6,8% nel 2023 e una crescita del PIL italiano che sarà frenata dal potere di acquisto delle famiglie italiane che potrebbero trovarsi a fronteggiare spese più alte del 12,8%».

La tavola rotonda “Le tecnologie digitali e l’innovazione al servizio della performance delle imprese” ha coinvolto Rita Cucchiara, Professore Ordinario di “Sistemi di Elaborazione dell’Informazione”, Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, Università di Modena e Reggio Emilia, Maximo Ibarra, CEO & General Manager di Engineering, Elisa Pagliarani, General Manager di Glovo Italy e Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Company Italy and Greece.

In particolare, Cucchiara ha parlato della recente evoluzione di alcune tecnologie d’avanguardia, come l’Intelligenza Artificiale, e delle opportunità che possono abilitare concretamente per le imprese in termini di nuove modalità produttive e organizzative.

Anche per Gianmario Verona, Presidente di Human Technopole, «scienza e tecnologia sono il punto di partenza dell’economia e bisogna continuare a investire in ricerche di base».

In questo contesto di rivoluzione tecnologica e di trasformazione, che porta con sé non solo opportunità per lo sviluppo del Sistema-Paese, ma anche sfide da gestire, la comunicazione assume un ruolo fondamentale per indirizzare la società e le imprese del Paese verso un cambiamento positivo, inclusivo e sostenibile. In questa prospettiva, la comunicazione è essenziale nella promozione dei benefici delle nuove tecnologie in modo semplice ed efficace, contribuendo alla trasformazione di alcune imprese e settori.

La Country Manager di WPP Italy Simona Maggini ha chiacchierato con Stephan Pretorius, Global Chief Technology Officer di WPP e Laurent Ezekiel, Global Chief Marketing & Growth Officer di WPP su come la tecnologia possa aiutare le aziende a sviluppare progetti di comunicazione convincenti, commentando alcune case history di successo.

The European House – Ambrosetti ha, inoltre, presentato il pamphlet “Why Italy is definitely alive & kicking” che, anche quest’anno, celebra dieci aziende operanti in Italia che si sono distinte per buoni risultati economici, capacità d’innovazione, comunicazione attenta e partecipata, attenzione ai territori in cui operano, investimenti e progetti ad alto impatto sociale: Atos, Bending Spoons, Bticino, Cortilia, Galbusera, Glovo, Gruppo MSC, Mulan Group, MusixMatch, Pomellato.

Quattro le aziende presenti a una delle sessioni del Forum: Bticino con Franco Villani, Presidente e Amministratore Delegato, Galbusera con Alessandro Pittaluga, Presidente, Cortilia con Marco Porcaro, CEO e Founder, e Gruppo MSC con Luigi Merlo, Direttore dei Rapporti Istituzionali per l’Italia.

Pittaluga, pur sottolineando come gli ultimi tre anni siano stati una «palestra di resilienza mai sperimentata prima» è convinto che per le aziende del Largo Consumo «la stella polare sia conservare il più possibile gli investimenti in pubblicità».

A concludere i lavori Simona Maggini che ha voluto citare una frase di Seneca sul coraggio, necessario per affrontare momenti di difficoltà: «È perché non osiamo che le cose sono così difficili».

 

WPP Italy: ultimo quarter in calo ma chiusura 2022 in positivo per tutte le aree 

A margine dell’11° Forum WPP | The European House – Ambrosetti, il Chairman di WPP Italy Massimo Beduschi ha dichiarato che «l’ultimo trimestre dell’anno ha visto una frenata del mercato, ma confermiamo le stime di un mese fa di una chiusura con il segno più davanti, quindi uno 0 più una cifra anche minima. Vedo con ottimismo la fine dell’anno così come l’affacciarsi al 2023 sapendo che il primo quarter non sarà facile. Credo che ci saranno dei settori che ci stupiranno negli investimenti. Per il prossimo anno la Tv sarà in sofferenza per la mancanza di grandi eventi sportivi e per la concorrenza delle piattaforme streaming che raccolgono la pubblicità, il digitale terrà e la stampa calerà. WPP fino all’estate ha viaggiato bene, mentre l’ultimo trimestre è in calo: nel complesso tutte le componenti – creatività, media, PR – avranno una chiusura allineata in positivo. Per quanto riguarda le gare, dopo le vittorie di Burger King e Fastweb, è in corso quella di Caffè Borbone, che difendiamo e si parla di una gara media Ferrero nel 2023 per l’incarico a partire dal 2024».

Per quanto riguarda la politica di Acquisition, Simona Maggini, Country Manager di WPP Italy, ha commentato: «L’interesse c’è ma non è facile trovare i candidati che devono superare degli standard internazionali della holding. Ci stiamo focalizzando su questi ambiti: tech, dati, Influencer Marketing/entertainment/content».

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