È proseguita ieri pomeriggio la maratona dedicata ai Touchpoint Days Engagement, con il titolo “Punti di contatto: Senior vs Junior”.

Dagli studi di Fabbrica di Lampadine o da remoto, hanno portato il loro contributo Gibbo&Lori, Partner Creativi contro l’indifferenza, Andrea Pacecca, Head of People & Culture di Campus Fandango Club, Gaetano De Marco, Executive Strategy Director di Caffeina, Patrizio Simonini, Art & Performance Coach e Music Producer, Andrea Nicò, Founder e Presidente di Settimo Piano e Martin Ignacio Isolabella, Responsabile Marketing, Comunicazione e Sviluppo Commerciale di Acel Energie, e Vincenzo Nibali, Campione di ciclismo.

Laura Buraschi, Giampaolo Rossi e Valeria Zonca

Il programma di approfondimento condotto dalle giornaliste di Touchpoint Laura Buraschi e Valeria Zonca, con Giampaolo Rossi, editore di Oltre La Media Group, proseguirà domani, sempre alle ore 16, con la puntata conclusiva che vedrà la partecipazione di Matteo Pogliani, Founder di ONIM e Partner e Digital Strategist di Open-Box con la creator Aurora Cavallo (@cooker.girl), Giovanna Ferrero, Strategy Director di KIWI, Alessio Maida, Sales & Marketing Director di Radicalbit, Diego Biasi, Founder & CEO di BPRESS e l’attrice e scrittrice Sandra Milo. Due i contributi relativi a “il Punto di…”, quello di Marco Angelo Negri, Direttore Creativo e Founding Partner di PixelCrew e di Alberto Mattiello, Business Futurist.

Oggi, quando calerà il sipario sui Days, riflettori puntati sulla terza edizione dei Touchpoint Awards Engagement dalle ore 18.30, che si terrà presso il Teatro di Fabbrica di Lampadine e in diretta streaming su OltreLaMedia.tv, con la conduzione della giornalista Debora Rosciani.

Il pubblico in sala e quello da casa potranno votare tra tutti i vincitori dei premi di categoria il Grand Award che sarà premiato con il trofeo disegnato dal Maestro Ugo Nespolo.

Riguarda la seconda puntata

Gibbo&Lori

Gibbo, Partner Creativo contro l’indifferenza 

PAREGGIO

Ci sono degli argomenti “generazionali” che sono l’esempio di quello che stiamo attraversando: i junior portano avanti le loro battaglie in modo convinto, i senior, cioè noi, a volte non vogliamo capire, ci chiudiamo un pochino, manca il confronto. Questa è una cosa che può essere risolta se junior e senior si incontrano a metà. In questo momento ci sono due forze opposte, una spinge da una parte e una dall’altra, bisognerebbe proprio incontrarsi a metà.

Lori, Partner Creativo contro l’indifferenza 

PAREGGIO

Ci piace rivolgerci a tutti ci definiamo pop nel modo di comunicare, quindi proviamo a rivolgerci al bimbo di 5 anni e alla signora di 90. Nei brief di solito c’è un target specifico da raggiungere ma in altri casi è più ampio. A noi piace provare a raggiungere il target specifico, ma comunque provare a generare una reazione in tutti. Il confronto è fondamentale: i junior dovrebbero capire il nostro punto di vista e noi a nostra volta dovremmo capire il loro. Dev’essere un rapporto bidirezionale, è importante che il senior non dica “so tutto io, tu impara” ma che capisca che c’è tanto da imparare anche dalle nuove generazioni. Nel nostro lavoro è importante essere aggiornati anche in termini di media.

Andrea Pacecca, Head of People & Culture di Campus Fandango Club  

Andrea Pacecca

PAREGGIO

C’è una commistione continua tra le nuove competenze che arrivano dal mercato del lavoro, principalmente dalle università, e le competenze – che rimangono di base sempre valide – che vengono passate ai giovani talenti dalle nostre figure più adulte. Continuare ad avere la mente in fermento e cercare sempre di raccogliere nuove opportunità ci permette di essere efficaci. Da noi si respira un clima nel quale dall’ultimo stagista fino al top management ci si scambiano idee, conoscenze e competenze. Abbiamo attuato un processo di fiducia totale e di eliminazione di filtri, pregiudizi e sospensione di giudizio: chiunque da noi può sentirsi in diritto e in dovere di dire la sua o di chiedere spiegazioni, a prescindere dal ruolo e dalla seniority. Anche la conoscenza del digitale interessa tutti e ci ha aiutato il processo di integrazione di cui sopra. In questo percorso rientra anche l’Academy che offre un programma di formazione.

Patrizio Simonini, Art & Performance Coach e Music Producer  

Patrizio Simonini

PAREGGIO

Uno dei lavori principali di cui mi occupo è capire per chi e in che modo l’artista vuole comunicare: facendo un lavoro di esplorazione nelle motivazioni che spingono l’artista a creare e comunicare, si trova poi quello che lo può motivare anche nei momenti di difficoltà. In ambito artistico l’esperienza si fa sentire, ma anche la freschezza e la voglia di fare hanno un loro peso. Io dico: esplorate, cercate di capire, cercate di dare una possibilità poi decidete, altrimenti rimarreste sempre dentro uno stereotipo. Quindi “esperienza o giovinezza”? Occorre provare delle altre strade perché ci possono essere delle soddisfazioni importanti per tutti. 

Andrea Nicò e Martin Ignacio Isolabella

Andrea Nicò, Founder e Presidente di Settimo Piano   

PAREGGIO

Nella nostra agenzia succede che ogni generazione è correttamente rappresentata con uno spirito di condivisione, perché è attraverso questa che la freschezza delle nuove Generazioni X, Y o Z e l’esperienza dei Boomer compone l’insieme delle teste, della voglia di fare e dei punti di vista: tutti i POV portano modi di pensare, di intendere e di vedere determinate situazioni, attuali o prospettiche, in maniera differente. Quindi, l’offerta che noi portiamo sul tavolo dei clienti è un mix di queste idee che vengono poi ben equilibrate e riportano un risultato che molto spesso viene accettato dal mercato perché sono ipotesi e suggerimenti fattibili e realizzabili, nel rispetto di quelli che sono obiettivi e di comunicazione e di budget che l’azienda ci pone.

Martin Ignacio Isolabella, Responsabile Marketing, Comunicazione e Sviluppo Commerciale di Acel Energie 

SENIOR

L’azienda che fornisce energia elettrica e gas si rivolge ai capifamiglia, cioè a chi in casa è titolare di un contratto. Questo ci porta a volte internamente a trovare diversi punti di vista e di opinione su dove mettere le priorità. Apparentemente, per età i nostri clienti non sono digitali, per poi scoprire, attraverso delle indagini, che ci sono 70enni che hanno un approccio all’utilizzo dei new media molto pragmatico e funzionale. Da un punto di vista business, l’azienda ha intrapreso da anni un processo di trasformazione digitale che va in quella direzione. Lato ingaggio si può, invece, partire dai ragazzi per andare a interloquire con i genitori, che sono in prevalenza il nostro target, quindi da un punto di vista di servizi cerchiamo di rispondere a generazioni dai 30 anni in su. 

Vincenzo Nibali, campione di ciclismo 

Vincenzo Nibali

Sono cresciuto guardando la Tv e seguendo le gesta dei nostri grandi campioni come Mario Cipollini e Marco Pantani che mi hanno trasmesso il ciclismo: loro mi hanno ispirato poi, durante la carriera, mi sono concentrato su me stesso perché ogni corridore ha le sue caratteristiche e deve trarre il meglio da quelle. Quando sono passato professionista andavo allo sbaraglio troppo presto e poi nel finale mi ritrovavo con meno energie del dovuto. Nel tempo ho cominciato ad aggiustare un po’ la mira e così sono arrivati i successi: c’è l’esperienza che ti aiuta a capire qual è il tuo limite, quali sono i tuoi parametri per saperli sfruttare al meglio. I giovani che arrivano nel ciclismo sono sfrontati nell’assorbire i consigli e li mettono subito in campo perché trovano altri corridori che, tramite la loro esperienza, possono dare suggerimenti per limitare gli errori.