Il self check in diventa realtà con Ok Home

La ripartenza del settore turismo passa anche da soluzioni innovative come Ok Home (okhome.it), che consente di controllare da remoto tutti i processi necessari per il check in, dalle procedure burocratiche all’automatizzazione degli accessi. A raccontare il progetto a Touchpoint Today è il CEO Giovanni Beretta Anguissola. 

Giovanni Beretta Anguissola

 

Quando è nata la start up e come? Com’è nata l’idea e quali sono stati i primi passi per realizzarla?

Ok Home nasce formalmente nel dicembre del 2018 dopo un triennio di sviluppo e ricerca. L’idea nasce da una esigenza concreta di Matteo Carotti, uno dei soci fondatori, che aveva degli appartamenti in gestione su Firenze per affitti turistici, e doveva, per motivi familiari, trasferirsi in Canada. Matteo voleva continuare a gestire direttamente le unità immobiliare e cercava sul mercato delle soluzioni allo scopo. Insoddisfatto della ricerca e delle soluzioni disponibili, incontrò Fabio Macciocca, esperto in domotica e controllo accessi, anch’esso fondatore di Ok Home e insieme decisero di sviluppare una soluzione definitiva che garantisse il controllo di tutti i processi da remoto, dalle necessarie procedure burocratiche all’automatizzazione degli accessi.

 

Qual è il modello di business?

Ok Home propone sia soluzioni in vendita una tantum che consentono la creazione, condivisione e annullamento di chiavi digitali per gli accessi, sia soluzioni con canone mensile che includono inoltre i servizi di sincronizzazione automatica del calendario delle prenotazioni, check-in online, quindi identificazione degli ospiti e invio dei dati alla Questura, firma digitale del contratto di affitto, incasso della tassa di soggiorno e altri pagamenti, oltre a una utile reception virtuale che aumenta la Guest experience e permette al gestore di aumentare i fatturati vendendo direttamente in piattaforma, servizi extra ai propri ospiti.

 

Ad oggi come si è sviluppato il progetto?

Il progetto ha avuto un’accelerazione negli ultimi mesi, dove si è tornati a viaggiare, e dove il self check-in è diventato un valore, garantendo il distanziamento sociale richiesto dalle nuove direttive per il turismo. I mesi di lockdown ci hanno permesso, inoltre, di accelerare lo sviluppo di ulteriori soluzioni smart per il vacation rental: abbiamo oggi in portafoglio soluzioni di domotica, per monitorare i consumi in tempo reale, limitarli all’effettiva presenza dell’ospite, oltre a un’innovativa soluzione per comandare da remoto un impianto di aria condizionata, indipendentemente dal modello o marca del condizionatore presente.

 

Quali saranno i prossimi step?

Stiamo procedendo a un processo di internazionalizzazione, essendo i nostri servizi richiesti anche oltre ai confini nazionali. Apriremo in Francia a breve per poi aggredire gli altri Paesi Europei.

 

Che tipo di clientela avete?

Abbiamo una clientela molto eterogenea, dal consumatore che ha una seconda casa da gestire, alle grandi agenzie di Property manager con più unità in affidamento, alberghi con reception diurna, coworking e uffici.

 

Come comunicate per attirare nuovi clienti?

Fortunatamente chi intende implementare un sistema di self check-in svolge attività di ricerca per trovare la soluzione più soddisfacente, e Ok Home ha un ottima digital reputation, è l’unica soluzione disponibile sul mercato che gestisce l’intero processo di accoglienza e che garantisce sempre l’ingresso in autonomia dell’ospite, anche in assenza di internet o smartphone.

 

Utilizzate influencer per la comunicazione? Se sì, che tipo di ritorno ne ricavate?

Non utilizziamo influencer, o meglio non influencer professionisti; sono i nostri clienti i nostri influencer, si trovano bene con la nostra soluzione e la suggeriscono ai colleghi. Il passa parola sia fisco che digital, sta funzionando veramente bene. Pensiamo che la qualità del prodotto sia il miglior asset di marketing per crescere e acquisire nuove market share.

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