Bandyer semplifica la videocomunicazione aziendale

Creato per essere integrabile con qualsiasi ambiente aziendale, la soluzione migliora la videocomunicazione aziendale, che in quest’anno pandemico ha avuto un impulso particolare. Il CEO Filippo Rocca racconta il modello di business e lo sviluppo del progetto

Quando è nata la start up e come? 

Bandyer è nata nel 2014 da un’idea mia e di altri due ragazzi, nonché amici, di semplificare e velocizzare l’utilizzo della videocomunicazione. Per raggiungere questo obiettivo ci siamo trasferiti in Silicon Valley, dove abbiamo studiato la tecnologia WebRTC, che consente di entrare in chiamata in tempo reale direttamente da browser. Dopo questa esperienza negli Stati Uniti, siamo tornati in Italia nel 2016 per dare forma alla nostra idea e portare sul mercato italiano un prodotto diverso e innovativo. L’obiettivo di Bandyer è sempre stato quello di offrire alle imprese una soluzione tecnologica di videocomunicazione integrabile in qualsiasi piattaforma, sito e applicativo aziendale esistente, brandizzabile e personalizzabile sulla base delle loro esigenze. A oggi la nostra è una soluzione unica nel suo genere in Italia e stiamo crescendo tantissimo. Su queste basi, quindi, posso sicuramente affermare che ci stiamo muovendo nella giusta direzione e non intendiamo fermarci.

Filippo Rocca

Qual è il modello di business?

A differenza delle piattaforme di comunicazione intra aziendale presenti sul mercato, Bandyer è una soluzione di video comunicazione che non richiede l’installazione di software esterni, che è integrabile in qualsiasi applicativo e piattaforma aziendale già esistente; migliora la velocità e le modalità di interazione da remoto, grazie alla tecnologia WebRTC, che permette la connessione degli utenti in video chiamata in modo sicuro, direttamente da browser pc e mobile, con un semplice link condiviso. Offriamo alle imprese un canale di comunicazione, di consulenza e di assistenza per i propri clienti privato, personale e con la possibilità di essere brandizzato, che è possibile integrare direttamente nei touchpoint che le imprese adoperano quotidianamente per interagire con la clientela. Bandyer offre tre soluzioni di videocomunicazione: la video chiamata tra due persone, la video conferenza collaborativa e il webinar con la possibilità di inserire fino a cinque relatori. La soluzione è dotata di tutte le funzionalità utili e necessarie per effettuare una video chiamata e collaborare a distanza, quali la chat, la condivisione dello schermo, la registrazione e di funzionalità innovative quali l’invio dei file immediato, la lavagna collaborativa e la possibilità di interagire su frame video catturati e il puntatore live per assistenza.

 

A oggi come si è sviluppato il progetto?

Con il passare del tempo la nostra tecnologia ha acquisito sempre più spazio e forza all’interno delle imprese, rendendole consapevoli della necessità di ridisegnare, digitalizzare e innovare le strutture e i processi aziendali interni. Questa consapevolezza è cresciuta maggiormente durante quest’anno difficile, dove la videocomunicazione ha assunto un ruolo ancora più definito. La complessità del periodo ci ha spinto e spronato a sviluppare e ottimizzare ogni giorno di più la nostra soluzione tecnologica, al fine di supportare nel miglior modo possibile le imprese nel loro percorso di trasformazione digitale. Sulla base di ciò, stiamo lavorando per ampliare il numero e la gamma dei dispositivi tecnologici all’interno dei quali integrare la nostra soluzione. In particolare, vogliamo indirizzare le nostre soluzioni verso l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata e ampliarne i settori e i casi d’uso di applicazione, aprendoci anche a quello dell’immobiliare e della telemedicina, in modo da poter supportare e venire incontro alle esigenze digitali di un numero sempre più ampio di aziende.

 

Qual è il significato del nome “Bandyer”?

Il nome Bandyer deriva da “Bandy”, termine che ha origini francesi e che significa mettere in contatto, concetto che si ricollega molto bene alla funzione della nostra tecnologia. Bandy è diventato poi Bandyer, prendendo spunto dal finale di Twitter e dal fatto che in inglese tutti gli accrescitivi sono formati dalla formula “er”. Il significato finale del nome Bandyer si rifà quindi al concetto del mettere più facilmente e velocemente in contatto le persone tra loro.

 

Che tipo di clientela avete?

La nostra soluzione di videocomunicazione si rivolge al mercato B2B2C e attualmente copriamo principalmente quasi tutto il mercato bancario finanziario italiano, dalle piccole banche a grandi colossi; Bandyer però ha clienti anche nel mondo delle utilities e industrie, in quello dell’HR, della formazione, assicurativo e della moda. Di recente abbiamo stipulato un’importante collaborazione con Google che prevede l’integrazione della nostra soluzione di videocomunicazione all’interno dei Google Glass. Il primo caso d’uso applicativo dei Google Glass è stato nel mondo della moda con Piquadro, brand che ci ha aperto la strada anche verso questo settore, con l’obiettivo di espanderci verso molti altri.

 

Come comunicate per attirare nuovi clienti?

In quest’ultimo anno per noi la comunicazione è diventata fondamentale per aumentare la nostra visibilità e la conoscenza del nostro brand e prodotto. Ci stiamo muovendo per essere presenti su un numero sempre più ampio di mezzi e canali sociali di condivisione di contenuti, in modo da poter intercettare le aziende e gli utenti e interfacciarci con loro, ascoltando le loro esigenze e raccontando loro di noi e del nostro prodotto digitale.

 

Quale consiglio date a chi oggi vuole avviare una start up? 

A chi oggi vuole avviare una start up consigliamo di essere molto determinato, coraggioso e di non arrendersi alla prima difficoltà, bensì di crederci sempre, buttando il cuore oltre l’ostacolo. 

Inoltre, è molto importante farsi seguire, aiutare e consigliare da esperti in termini economici, finanziari, legali e manageriali, in modo da andare nella giusta direzione. Sicuramente, però, è anche fondamentale mettersi sempre in discussione e scegliere attentamente i membri della propria squadra, che credano con altrettanta determinazione nel vostro progetto e che possiedano le competenze necessarie all’avvio e allo sviluppo adeguato della vostra impresa. 

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