Cortina 2021 “provinciale” secondo Luciano Nardi

Luciano Nardi

«Un mondiale di sci è un momento sportivo internazionale, un mondiale di sci a Cortina è un momento di lifestyle internazionale oltre che sportivo» così riflette Luciano Nardi,  fondatore e direttore creativo di Kube Libre Industrie Creative , alla vigilia dell’evento di inaugurazione della manifestazione, programmato per domenica alle 18.00 e al quale assisteranno in diretta mondiale almeno 500 milioni di telespettatori, a cui si devono sommare quanti, invece, lo fruiranno attraverso i social media e il web, e gli oltre 550 giornalisti accreditati da tutte le parti del mondo.

«Cortina, per tutti e da sempre è un luogo iconico della “dolce vita”, una Portofino o una Saint-Tropez delle nevi, dove negli anni hanno sfilato, tra sfarzo e mondanità, star del cinema, principesse, industriali e ‘VIP’ da tutto il mondo – continua Nardi -. Un vero e proprio red carpet delle nevi. E questo, ritengo, quello che chi si sintonizzerà sull’evento vorrà non solo vedere ma anche respirare».

Si aggiunga che quest’anno, causa Covid, quel parterre “lustrineggiante” non ci sarà e la cerimonia inaugurale avrà, più che mai, un ruolo centrale nella narrazione e nel mantenimento dell’allure non solo dell’evento sportivo ma del vero e proprio brand Cortina-Italia-Dolce Vita. «Invece a leggere il programma, questo evento inaugurale si preannuncia come un po’, mi si passi il termine – “provinciale”, commenta Nardi. – Ma davvero nel panorama dei nostri giovani talenti e vecchie glorie, ad esempio in campo musicale, non siamo riusciti a trovare qualcosa di più riconoscibile, non solo in Italia ma in tutto il mondo, che non fosse Gianna Nannini? Già protagonista delle notti magiche, ma trent’anni fa…Che dire poi di Francesco Gabbani, Francesco Montanari, Alfa, Andrea Casta, Jacopo Mastrangelo? Certamente, per chi li conosce, tutti ottimi artisti ma non sono forse dalla portata un po’ troppo “locale”? Mi domando – aggiunge l’esperto – se non avessimo in Italia qualcuno di più riconoscibile a livello internazionale, penso a Eros Ramazzotti o Laura Pausini, Tiziano Ferro, Bocelli, Zucchero o artisti come Roberto Bolle o Nicoletta Manni, tra le etoile più brillanti nel firmamento della danza classica, prima ballerina del Teatro alla Scala dal 2014. Insomma, qualcuna o qualcuno che potesse essere di interesse per gli attesi 500 milioni di telespettatori.

Alla certamente brava Petra Loreggian, sempre che chi non ascolta RDS sappia chi sia, non poteva affiancarsi alla conduzione un nome dello spettacolo o del cinema con un minimo di appeal internazionale? – si domanda il pubblicitario Nardi – Magari un Pierfrancesco Favino, che ha anche co-condotto un Festival di Sanremo, protagonista di film campioni d’incasso come Rush o Angeli e Demoni con Tom Hanks e Ewan McGregor, oppure Elio Germano palma d’Oro a Cannes o magari Raul Bova, collega di set di Johnny Depp, Michael Keaton e Angelina Jolie. O magari Valeria Golino, accanto a Tom Cruise e Dustin Hoffman in Rain Man e con un curriculum in cui può annoverare star come Tarantino. E a proposito di influencer, vero che è onnipresente, comunque Chiara Ferragni è pur sempre il miglior veicolo di visibilità e viralizzazione social».

 

 

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