TER: 33,7 milioni di italiani ascoltano la radio ogni giorno

I dati relativi al secondo semestre 2020 (16 giugno-14 dicembre)

Fonte: Depositphotos

TER, Tavolo Editori Radio ha pubblicato ieri i dati di ascolto del secondo semestre 2020 (16 giugno-14 dicembre) mentre la pubblicazione dei volumi con tutti i dati del secondo semestre 2020 avverrà il 9 marzo 2021. Seppure con un leggero calo rispetto all’omologo semestre dell’anno precedente (-3,4%) sono ben 33,7 milioni gli ascoltatori medi giornalieri (sopra i 14 anni d’età), 6,3 milioni nel quarto d’ora medio (-3,9%): un mezzo che anche nell’anno della pandemia si conferma quindi molto amato dagli italiani. Di seguito i commenti dei principali editori. 

RTL 102.5 mantiene la leadership della radiofonia italiana

Lorenzo Suraci

Così il Presidente di RTL 102.5 Lorenzo Suraci commenta: «Mai come in questo ultimo anno, difficile per tutti, la radio italiana ha saputo reinventarsi offrendo al pubblico un mix di informazione e intrattenimento nel rispetto dello stato d’animo di milioni di italiani. RTL 102.5 si conferma la prima radio italiana: è il risultato di un patto di fiducia che ci lega ai nostri ascoltatori che ci continuano a riconoscere come la loro casa mediatica sia in radio che in televisione».

 

Rai Radio: ascolti a +3,9% di share su pari periodo

I dati Ter sugli ascolti del 2020 fanno segnare per Rai Radio un aumento del 3,9% della share nel secondo semestre 2020 verso pari periodo 2019. Se poi il dato Ter si confronta con l’intero anno 2019, la crescita dello share arriva al 5,2%.

Roberto Sergio

«L’aumento delle share Rai è molto significativa – commenta Roberto Sergio, direttore Rai Radio – in un anno anomalo e ovviamente pesantemente condizionato dall’emergenza Covid. Inutile parlare di ascolti assoluti, anche se sicuramente c’è chi lo farà, in un anno in cui le abitudini di ascolto sono state stravolte. Il drive time sostanzialmente scomparso nei mesi del lockdown. L’aumento dell’accesso via app e web, che sfugge però alle rilevazioni organiche (richiamo ancora una volta l’attenzione sulla necessità di rendere più moderno il metodo di ricerca Ter). E ancora, la contrazione generale della platea. Tutti elementi mai verificatisi in quasi 100 anni di storia della radio. Per questo, gli unici ragionamenti che si possono fare sono sulle quote di mercato di ciascuna radio. E per quanto ci riguarda non possiamo che guardare con soddisfazione a un incremento significativo che premia le scelte fatte nell’ultimo periodo e il valore della radio Rai in un contesto così particolare».

Significativo aumento di share per Radio 1 (+4,0%), Radio 2 (+4,0%) e Radio 3 (+9,8%), con quest’ultima in crescita su tutti gli indicatori. Come prevedibile, la drastica riduzione della mobilità causata dall’emergenza sanitaria ha invece penalizzato Isoradio.

Ai dati Ter, Rai affianca ormai da diverse settimane il dato sugli ascolti della visual radio di Rai Radio 2. La scelta di portare il canale in modalità visiva viene premiata da un pubblico consistente, che fa segnare medie di oltre le 50 mila ore di visione a settimana e tempi di permanenza dell’ordine dei 40 minuti. Sul fronte social, ottime performance ancora di Radio 2, radio più vista e cliccata su Facebook nel 2020.

Prima in classifica per numero totale di interazioni (6,56 milioni) tra tutte le radio nazionali iscritte a Ter, la radio ha fatto registrare un tasso di crescita della pagina pari al 47%. Parallela, la crescita del 46,8% del numero delle interazioni su Instagram. Oltre 133 milioni le visualizzazioni dei video di Rai Radio2 sulle piattaforme social.

«Dati positivi che sono però solo un ulteriore punto di partenza – conclude Sergio -. Le buone performance sulle piattaforme analogiche non ci bastano. Oggi la sfida è altrove, sulle piattaforme alternative alla classica radio in Fm. Noi siamo presenti da tempo su questo settore, ma stiamo lavorando per rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel mondo del digital audio».

 

RadioMediaset, 17,8% di ascoltatori nel quarto d’ora medio

RadioMediaset (Radio 105, Virgin Radio, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio), cui fanno capo le attività radiofoniche del Gruppo Mediaset, si conferma primo Gruppo radio nazionale con il 17,8% di ascoltatori nel Quarto d’ora medio dalle ore 6 alle ore 24 e il 36,2% di ascoltatori nel giorno medio.

Paolo Salvaderi

«Penso che in un anno così delicato per tutti i media come è stato il 2020, il risultato più importante da evidenziare sia la tenuta complessiva dei dati di tutto il comparto radiofonico. All’interno di questo contesto, siamo felici dei risultati di tutte le nostre emittenti che consolidano il proprio posizionamento editoriale e migliorano complessivamente la propria quota di mercato. Il 2021 sarà per noi un anno di forte investimento editoriale e crediamo che la nostra strategia di potenziamento ulteriore delle emittenti attraverso l’utilizzo di tutte le piattaforme divulgative della radio consentirà al mercato di avere molte opportunità da sfruttare», commenta Paolo Salvaderi, Amministratore Delegato di RadioMediaset. 

 

Radio Deejay sale al 2° posto nel Giorno Medio

Radio Deejay sale al 2° posto nella graduatoria del giorno medio (5.001 mila, -3,7%) con un andamento sul dato AQH migliore alla media del mercato (462 mila, -2,9%). Risultati positivi che si aggiungono alla leadership di Deejay sul web e sui profili social del comparto radio.

Linus, Direttore Editoriale Radio GEDI e Direttore Artistico di Radio Deejay e Radio Capital, commenta: «Sono felice, ma anche orgoglioso, che i numeri confermino quello che le sensazioni ci avevano già abbondantemente trasmesso in questi mesi. E cioè che se c’è un mezzo capace di adattarsi ai cambiamenti quello è proprio la radio. E non mi sorprende che tra le migliori performance del settore ci sia quella di una radio empatica, viva ed emozionale come Deejay. Devo dire grazie a tutti i ragazzi della radio che hanno lavorato e lavorano in condizioni complicate, dando sempre il meglio di sé. Tutti, nessuno escluso. Questi numeri sono un grandissimo risultato. Continuiamo così!».

Radio Capital si conferma sopra 1,6 milioni nel giorno medio (-1,9%), un buon andamento rispetto al consueto calo che normalmente si riscontra in occasione di un cambiamento significativo del progetto editoriale, per Radio Capital avviato a partire da fine settembre 2020, peraltro in un contesto di straordinaria gravità. m2o raggiunge i 131 mila ascoltatori nel quarto d’ora medio, con una crescita pari al +2,3% tra le più alte nel comparto delle emittenti nazionali. Il giorno medio è pari a 1.655 mila ascoltatori, pressoché in linea con il dato del II Semestre 2019 (-1,3%). I dati di ascolto premiano l’emittente per la capacità di trasmettere in un periodo davvero difficile la sua energia positiva sia nella proposta musicale sia nello stile di conduzione e nel rapporto con gli ascoltatori.

Albertino

Il commento di Albertino, Direttore artistico di m2o: «È bello poter dire in un anno così difficile non solo “m2o + musica” ma anche “m2o + ascoltatori”. Noi non ci siamo mai fermati. La musica non si è mai fermata. Questo ci ha avvicinato ancora di più al pubblico che ci ha riconosciuto un ruolo socialmente utile premiato con l’incremento della fedeltà di ascolto e del quarto d’ora! Senza tralasciare il grande lavoro e i numeri sempre in crescita dei nostri social network. Nonostante discoteche chiuse e festival annullati, su m2o è stato inoltre possibile ascoltare in esclusiva i grandi deejay internazionali e partecipare, idealmente, agli eventi musicali».

 

Radio Italia sul terzo gradino del podio nel giorno medio  

I dati di ascolto radiofonico rilasciati da TER (Tavolo Editori Radio) relativi al secondo semestre dell’anno 2020 (16 giugno – 14 dicembre), confermano Radio Italia al secondo posto nei 7 giorni con 16.101.000 ascoltatori. Nel giorno medio l’emittente con 4.964.000 ascoltatori scala una posizione e si assesta al terzo posto nella top five delle radio più ascoltate.

Mario Volanti

Mario Volanti, Editore e Presidente di Radio Italia, commenta: «Il 2020 è stato un anno particolarmente complicato per tutti, anche per la radiofonia in generale che però ha sostanzialmente tenuto il proprio dimensionamento, segnando nel giorno medio un -3,4% rispetto al pari periodo del 2019. L’andamento di Radio Italia è migliore del mercato sia nel giorno medio che nell’AQH. Nella top five del secondo semestre del 2020, la nostra risulta la migliore performance e questo ovviamente mi fa molto felice. È un segnale evidente che pur nella difficoltà generale abbiamo fatto un buon lavoro».

 

Radio24 cresce nel quarto d’ora medio: +6,8% rispetto al secondo semestre 2019

Nell’anno della pandemia, Radio 24 raggiunge 2.357.000 ascoltatori nel giorno medio nel 2° semestre 2020, confermando il livello mai toccato prima nel 2019, e mette a segno un nuovo record di ascolto nel quarto d’ora medio con una crescita di +6,8 vs 2° semestre 2019 e di +8,4% vs anno 2019. Cresce quindi la fedeltà d’ascolto per Radio 24, nonostante la contrazione generale della platea radiofonica italiana sul quarto d’ora medio, che segna un calo del -3,9%.

Fabio Tamburini

«I dati confermano Radio 24 come punto di riferimento degli ascoltatori nell’emergenza Covid e il suo ruolo di servizio pubblico nell’aiutare a capire tutte le ricadute nella vita quotidiana, economica e politica del Paese attraverso il racconto puntuale e le analisi approfondite che i giornalisti e i conduttori ogni giorno fanno nei giornali radio e nei programmi di un palinsesto vincente grazie alla qualità dei contenuti e all’affidabilità dell’informazione, tratto distintivo di tutte le redazioni del Gruppo», commenta Fabio Tamburini, Direttore della radio e del Gruppo 24 ORE.

Federico Silvestri

«Siamo particolarmente orgogliosi del record storico registrato da Radio 24 nel quarto d’ora medio nel secondo semestre 2020, in grande crescita sia rispetto al 2° semestre sia rispetto all’anno 2019, perché significa che il pubblico è affezionato al nostro prodotto editoriale, lo apprezza e lo segue su tutte le piattaforme in cui viene declinato, dall’app al sito, dai voice speaker ai podcast, premiando la fruizione multidevice su cui abbiamo puntato in particolar modo questo anno per garantire agli ascoltatori di seguire i loro contenuti preferiti in qualunque momento della giornata e su qualunque device – commenta Federico Silvestri, Direttore Generale di 24ORE System e Direttore Divisione Area Radio 24 -. Questo risultato esprime un riconoscimento anche per gli investitori pubblicitari che da anni ci seguono e credono nel nostro modo di fare radio. La qualità del format di Radio 24, che ci ha permesso di ottenere il successo sul fronte degli ascolti, ci è riconosciuto anche dal mercato che sceglie Radio 24 per la produzione di contenuti ad hoc e progetti speciali, cresciuti nel 2020 a doppia cifra».

 

RDS sfiora i 5 milioni di ascoltatori nel giorno medio

RDS 100% Grandi Successi si conferma sul podio delle radio italiane, con oltre 14,840 milioni di ascoltatori nei 7 giorni. In questo contesto pandemico, che ha impattato negativamente l’intero settore, RDS 100% Grandi Successi conferma la posizione di assoluto rilievo nelle scelte di quasi 5 milioni di ascoltatori nel giorno medio (4,914 milioni) e di quasi 400 mila ascoltatori nel quarto d’ora medio (AQH). In aggiunta, come evidenziato da ricerche proprietarie e indipendenti, nel corso del 2020 è inoltre migliorato il grado di fidelizzazione e di soddisfazione degli utenti ascoltatori anche grazie al contributo derivante dalla RDS Social TV.

Eduardo Montefusco

Eduardo Montefusco, Presidente di RDS, commenta: «Siamo molto soddisfatti dei positivi risultati di fidelizzazione e soddisfazione dei nostri utenti ascoltatori. I dati TER rispecchiano una fotografia passata e diversa dalla situazione attuale, e non esprimono appieno il nostro potenziale di crescita che invece si basa su scelte strategiche e investimenti messi in campo nel corso dell’anno scorso, come la RDS Social TV. L’Italia a colori dinamici e non uniformi causata dai vari Dpcm ha portato nel 2020 una stratificazione difforme nelle modalità di fruizione della radio nelle varie aree geografiche e questo ha penalizzato tutto il nostro settore. Siamo confidenti che una positiva evoluzione della pandemia, unita alla crescita dell’audience della RDS Social TV e della community in ottica data driven, daranno risultati positivi e più puntuali sull’approccio omnichannel e crossmediale da parte dei nostri partner commerciali».

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