Gruppo Sole 24 ORE, i primi nove mesi 2020 chiudono in miglioramento sul 2019. Adv a -9,2%

Il CdA del Gruppo 24 ORE presieduto da Edoardo Garrone (nella foto) ha approvato i risultati al 30 settembre 2020. Nei primi nove mesi del 2020, il Gruppo ha conseguito ricavi consolidati pari a 132,5 milioni di euro che si confrontano con un valore pari a 143,2 milioni di euro del pari periodo 2019 (-10,7 milioni di euro, pari al -7,5%). Lo scostamento negativo dei ricavi risente in maniera significativa degli effetti legati all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Covid-19 e alle conseguenti misure restrittive imposte dalle autorità governative, che hanno aggravato la debolezza connessa al calo strutturale del mercato di riferimento, anche se gli ultimi mesi hanno registrato una maggiore tenuta dei ricavi del Gruppo.

Nel dettaglio: i ricavi pubblicitari sono in calo di 5,0 milioni di euro (-9,2% da 54,0 a 49,0 milioni di euro), mentre i ricavi editoriali sono stabili (-0,1% da 76,7 a 76,7 milioni di euro) principalmente per lo sviluppo dei ricavi derivanti da abbonamenti digitali e vendite di collaterali, che compensano la contrazione dei ricavi da abbonamenti cartacei al quotidiano, libri e periodici. Gli altri ricavi registrano una flessione di 5,7 milioni di euro (-45,5% da 12,5 a 6,8 milioni di euro). In particolare, i ricavi dell’area Cultura evidenziano una flessione dell’82,8%, poiché sono state chiuse completamente le attività del Mudec – Museo delle Culture di Milano fino al 28 maggio. Successivamente a partire dal 29 maggio il Comune di Milano ha riaperto l’accesso alla Collezione Permanente con capienza contingentata per tre giorni alla settimana. Dall’8 settembre la Collezione Permanente ha riaperto 6 giorni su 7 e fino alla fine del mese di settembre sono rimaste sospese le attività di retail, le mostre a cura di 24 ORE Cultura, la didattica ed il ticketing.

L’emergenza Covid-19, registrata in tutta Italia a partire dalla fine di febbraio 2020 ha avuto un riflesso sia sulle copie diffuse e dichiarate dall’Editore ad ADS, sia sulle copie vendute. In particolare relativamente alle vendite de Il Sole 24 ORE in versione cartacea, si registrano impatti positivi su canale edicola con un incremento rispetto al periodo ante Covid-19; di contro impatti negativi si stanno verificando sulle vendite continuative del prodotto destinate a settori di business che hanno risentito degli effetti del lockdown e delle misure restrittive ancora in corso (come per esempio per treni e aerei) e sulle vendite in blocco cedute in occasione di eventi nonché sulla sospensione temporanea di abbonamenti cartacei destinati a imprese, banche, studi professionali. Per quanto riguarda il quotidiano in versione digitale, invece, sono aumentati in numero significativo i nuovi abbonamenti portando ad una crescita delle copie diffuse rispetto al periodo ante Covid-19.

Nei primi nove mesi del 2020 il portale www.ilsole24ore.com registra una media giornaliera di 1,9 milioni di browser unici con una crescita del 94% rispetto alla media del 2019 (Fonte: Webtrekk). Il risultato è legato alla copertura real time dei temi legati all’emergenza Covid-19, particolarmente sentito sul mese di marzo (3,77 milioni di browser unici media giornaliera, +281% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente) e aprile (3,15 milioni di browser unici media giornaliera, +252% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente), per poi ridimensionarsi nei mesi successivi mantenendo comunque un delta positivo nel confronto con l’anno precedente anche sul mese di settembre (1,31 milioni di browser unici media giornaliera, +20,4% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Record giornalieri dei nove mesi registrati il 12 marzo 2020 per browser unici (5,5 milioni) e il 22 marzo 2020 per pagine viste (17,4 milioni) e indicatori in crescita sia per video (stream views media mese +74,8% verso i primi nove mesi 2019) sia sui canali social.

Le principali dinamiche che hanno caratterizzato i ricavi consolidati sono:

− i ricavi diffusionali del quotidiano (carta + digitale) ammontano a 37,3 milioni di euro, in aumento di 0,1 milioni di euro (+0,3%) rispetto al 30 settembre 2019. I ricavi diffusionali del quotidiano cartaceo ammontano a 22,9 milioni di euro, in calo di 0,9 milioni di euro (-3,7%) rispetto al pari periodo del 2019. Tale andamento è più che compensato dai ricavi diffusionali del quotidiano digitale, pari a 14,4 milioni di euro, in incremento di 1 milione di euro (+7,4%) rispetto al pari periodo del 2019;

− i ricavi pubblicitari del Gruppo, pari a 49,0 milioni di euro, sono in diminuzione di 5,0 milioni di euro (-9,2%) rispetto ai primi nove mesi del 2019, registrando un risultato migliore rispetto all’andamento di mercato in calo del 22,7%. A partire da marzo il diffondersi del virus Covid-19 ha inevitabilmente influito sull’andamento del mercato pubblicitario e, di riflesso, sulla raccolta System.

Inoltre, la propagazione della pandemia Covid-19 ha portato alla sospensione degli eventi “fisici” della controllata Il Sole 24 ORE Eventi S.r.l. in ottemperanza alle disposizioni di legge. Al fine di mitigare gli impatti economici, l’attenzione del management si è prontamente concentrata sulla riconversione delle iniziative in chiave digital attraverso il rinnovamento dell’offerta e il lancio di nuovi format di eventi.

– i ricavi di editoria elettronica dell’area Tax & Legal, pari a 26,7 milioni di euro, registrano un aumento del 2,3% rispetto al pari periodo del 2019 in virtù del rinnovamento del portafoglio prodotti avviato nel corso del 2019 e nonostante gli impatti della crisi legati all’emergenza sanitaria Covid-19 che ha determinato anche la chiusura di studi professionali, librerie e punti vendita.

− i ricavi dell’Area Cultura, pari a 1,7 milioni di euro, sono in diminuzione di 8,0 milioni di euro (-82,8%), rispetto al pari periodo del precedente esercizio, fortemente penalizzati dall’emergenza Covid19 che ha portato alla chiusura di tutti i musei e sedi espositive durante il periodo di lockdown.

La diffusione (carta + digitale) del quotidiano Il Sole 24 Ore da gennaio a settembre 2020 è complessivamente pari a 145.228 copie medie giorno (-3,9% rispetto all’omologo periodo dell’anno 2019). In particolare, la diffusione media giorno cartacea dichiarata ad Ads per il periodo gennaio – settembre 2020 è pari a 61.411 copie (-13,0% rispetto all’anno 2019). La diffusione digitale dichiarata ad Ads è pari a 83.816 copie medie giorno (+4,2% rispetto all’anno 2019). Da segnalare l’andamento delle vendite edicola che nei mesi da gennaio a settembre 2020 registrano un calo del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un mercato in contrazione nello stesso canale del 10,5% (Fonte: ADS, Vendita canali prev. disp. di legge).

Come riportato nel Resoconto Intermedio di Gestione del 30 settembre 2018, il Gruppo ha richiesto a una Società terza indipendente di esprimere un giudizio sull’effettiva applicazione delle appropriate procedure adottate per il calcolo del Total Paid For Circulation (“TPFC”, ossia numero totale delle vendite a pagamento giornaliere de Il Sole 24 ORE in tutti i mercati attraverso i canali cartacei e digitali) al 30 settembre 2020; a conclusione delle proprie verifiche, la Società terza indipendente ha emesso un Report di assurance (ISAE 3000 – Limited assurance) senza rilievi in data 4 novembre 2020.

Sulla base di tali procedure, il Total Paid For Circulation medio del periodo gennaio – settembre 2020 è stato determinato in 179.593 copie (-1,8% rispetto al medesimo periodo del 2019), comprensive di tutte le copie digitali multiple vendute, ma non dichiarabili come diffuse ai fini ADS e pertanto non inserite nella relativa dichiarazione.

Il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con risultati in miglioramento rispetto alle attese, sia in termini di ricavi consolidati (+5,0%) che di conseguente impatto favorevole sul margine operativo lordo (ebitda).

Andamento della marginalità

Il margine operativo lordo (ebitda) dei primi nove mesi del 2020 è positivo per 10,5 milioni di euro e si confronta con un ebitda positivo per 10,6 milioni di euro del pari periodo del 2019 (che beneficiava di proventi non ricorrenti pari a +3,7 milioni di euro).

Al netto di oneri e proventi non ricorrenti l’Ebitda, positivo per 8,9 milioni di euro, risulta in miglioramento di 2,0 milioni di euro rispetto al valore positivo per 6,9 milioni di euro al 30 settembre 2019.

Il costo del personale, pari a 57,0 milioni di euro, è in diminuzione di 3,6 milioni di euro (-6,0%) rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio, quando era pari a 60,6 milioni di euro. L’organico medio dei dipendenti, pari a 867 unità, registra un decremento di 41 unità verso il pari periodo del precedente esercizio quando era pari a 908 unità.

Il risultato operativo (ebit) dei primi nove mesi del 2020 è negativo per 2,1 milioni di euro e si confronta con un risultato negativo per 2,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2019 (che beneficiava di proventi e oneri non ricorrenti pari a +2,9 milioni di euro). Gli ammortamenti ammontano a 12,7 milioni di euro contro 12,5 milioni di euro del corrispondente periodo del 2019. Al netto di oneri e proventi non ricorrenti l’Ebit è negativo per 3,8 milioni di euro, in miglioramento di 1,8 milioni di euro rispetto al valore negativo per 5,6 milioni di euro al 30 settembre 2019.

Il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante è negativo per 3,4 milioni di euro e si confronta con un risultato positivo per 0,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2019 (che beneficiava di oneri e proventi non ricorrenti complessivamente pari a +7,0 milioni di euro). Al netto di oneri e proventi non ricorrenti il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante è negativo per 5,0 milioni di euro, in miglioramento di 1,5 milioni rispetto a un risultato negativo per 6,5 milioni di euro dello stesso periodo del precedente esercizio.

 

Evoluzione prevedibile della gestione

I primi nove mesi del 2020 confermano il persistere delle condizioni di debolezza del mercato e di una generale incertezza dell’economia italiana che influenzano, in particolare, l’andamento della raccolta pubblicitaria. L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19 e le misure straordinarie introdotte dalle autorità competenti per contenerla, hanno determinato un peggioramento delle condizioni generali dell’economia a livello globale di cui al momento è difficile prevedere sia la portata sia la durata. Nonostante il miglioramento registrato rispetto al trimestre precedente (+16,1%) nel terzo trimestre del 2020 il Pil, secondo l’Istat, risulta in calo del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. (Fonte: comunicato stampa Istat – stima preliminare del PIL – 30 ottobre 2020).

In considerazione della situazione di emergenza sanitaria, il settore editoriale ed in particolare il mercato pubblicitario sono caratterizzati da una generale incertezza su quelli che saranno gli effetti di un eventuale riacuirsi dell’epidemia di Covid-19 e delle conseguenti nuove misure restrittive che potranno essere imposte dalle autorità competenti.

In data 30 giugno 2020 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato l’aggiornamento del Piano 2020-2023 che recepisce gli impatti della crisi sanitaria legata al diffondersi del Covid-19.

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