Alla scoperta delle città italiane con X City Tours

Un’occasione per scoprire luoghi insoliti di una città o un’occasione diversa di fare team building: Alisa Nesterova, Fondatrice di X City Tours, ne racconta il modello di business e gli sviluppi futuri

Quando è nata la start up e come? 

Mi sono trasferita a Milano da Mosca nel 2014. C’è voluto un po’ di tempo per studiare per bene la mia nuova città, ma la curiosità da turista mi spingeva sempre avanti. E presto ho realizzato quante cose ci sono da vedere e quanto poco ne sanno anche le persone locali! Volevo mostrare loro quello che scoprivo. L’idea di organizzare le cacce al tesoro culturali, o i tour quiz come li chiamiamo noi, nasce nel 2015 proprio con questo desiderio di raccontare gli angoli nascosti. Non volevo però organizzare semplici visite o scrivere su internet, mi piaceva l’idea di creare un gioco. Avendo tempo libero ed esperienza in organizzazione eventi, ho detto: perché no? All’inizio io e una mia amica italiana, Katia, quasi per gioco abbiamo deciso di sviluppare un itinerario, tutto insolito, in zona Corso Venezia, stra-bella e non tanto conosciuta. Insieme alle storie abbiamo creato la mappa e ovviamente i quiz. E poi abbiamo invitato i nostri amici a fare “le cavie”. Siccome il format è piaciuto, ho deciso di investire tutto il mio tempo libero e di organizzare questo tour ogni weekend. Ho subito aperto la partita Iva. Poi pian piano sono nati anche gli altri percorsi a Milano e in altre città, il sito, i canali social.

 

Alisa Nesterova

Qual è il modello di business?

Creiamo i percorsi e li proponiamo alle persone curiose che hanno voglia di imparare e di mettersi in gioco. Il nostro canale principale è il sito www.xcitytours.com, ma usiamo anche i social e piattaforme come TripAdvisor per la promozione. Altra nostra forza sono gli eventi a richiesta: soprattutto in primavera e in estate (non considerando il complicato 2020, ovviamente) organizziamo addii al nubilato e celibato, compleanni e team building. Tra i nostri clienti ci sono i brand come Google, Lindt e Decathlon, perché il nostro gioco aiuta non solo a scoprire la città, ma anche a rinforzare le squadre e migliorare la collaborazione tra le persone.

 

A oggi come si è sviluppato il progetto?

Ancora oggi X City Tours è una piccola impresa che gestisco direttamente io, ma collaboro sin dall’inizio con vari freelancer: guide turistiche, tour leader, traduttori, fotografi e designer grafici.  Nel tempo più di 3.000 persone sono venute a scoprire Milano attraverso il tour quiz e ne sono molto orgogliosa. I percorsi sono disponibili in 5 lingue diverse, offrendo il servizio anche a chi non parla l’italiano o l’inglese. Ma soprattutto abbiamo sviluppato i percorsi anche in altre città: Monza, Venezia e Roma. Per quanto riguarda il fatturato e le spese, devo essere onesta, sto ancora combattendo per ottenere guadagni dignitosi. Purtroppo, la cultura non paga molto, ma spero di arrivare presto a raggiungere non solo la soddisfazione professionale, ma anche obiettivi finanziari. 

Che tipo di clientela avete?

Il tour quiz è stato creato con in mente le persone giovani, attive e curiose. Questa attività è per chi non ama enormi gruppi di 40 persone con una guida munita di ombrello. Per chi vuole vedere altri luoghi, oltre i classici “TOP 10”. A chi preferisce la parola “viaggiatore” a “turista”. Insomma, ho sempre in mente i miei amici. Quello che piace a me potrebbe piacere a loro e anche ai nostri partecipanti. Ma nel tempo abbiamo scoperto che il format è adatto a persone diverse: adulti di qualsiasi età, coppie, gruppi di amici, famiglie con bambini, studenti… Insomma, l’importante è essere curiosi e amare camminare (perché si cammina, eccome!). 

 

Come comunicate per attirare nuovi clienti?

La comunicazione per noi è una delle imprese più difficili. Proponendo un format diverso, lontano dai soliti schemi delle visite guidate o del turismo di massa, ho diverse sfide. La gente non conosce il format, e quindi non lo cerca. E se lo trova occasionalmente su marketplace, come Tripadvisor o Get Your Guide, molto spesso non percepisce il reale valore. Ho provato diversi tipi di pubblicità, incluso Google Ads, inserzioni sui social e così via, ma ho scoperto che la pubblicità solita non funziona molto bene per noi. Quella migliore finora è il passaparola dei nostri partecipanti felici e gli articoli che scrivono su di noi diverse riviste e blogger che provano i nostri tour. Per fortuna ci sono molti giornalisti, influencer e blogger che sono alla ricerca di raccontare qualcosa di speciale per i loro follower e, a volte, scelgono proprio noi.

Dopo il lockdown e con un turismo nelle città composto da meno stranieri rispetto al solito come avete cambiato la vostra offerta?

I partecipanti italiani rappresentavano sempre la maggioranza, tra i nostri clienti. Nonostante questo, la pandemia è stata una vera sfida, che non abbiamo ancora superato. Anche dopo la riapertura abbiamo fatto pochissimi eventi. Le persone dopo mesi passati in casa non vedevano ovviamente l’ora di fare gite nella natura e quindi non rimanevano in città nel weekend (e posso capirlo benissimo!). Per quanto riguarda i team building, le aziende preferiscono evitare contatti esterni e ora la priorità di molti è risparmiare. Anche se dopo una lunga assenza in ufficio e il distanziamento sociale, servirebbe tantissimo un team building proprio in questo periodo, secondo me. La nostra attività è già anti-Covid perché le persone sono divise in piccole squadre, spesso composte da amici o da un nucleo famigliare, quindi dal punto di vista pratico non ci sono state difficoltà. Come prima cosa, capendo le difficoltà finanziarie, ho cercato di abbassare i prezzi al massimo creando tante offerte speciali, soprattutto per i nostri partecipanti fedeli attraverso newsletter e social. E mi sono focalizzata sui percorsi meno centrali, più richiesti dai milanesi. Per esempio, ogni settimana facciamo il tour quiz in Ortica che organizzo insieme alla blogger milanese Milano Sguardi Inediti. In più ho aggiunto una novità che elaboravo nella mia testa già da anni: il tour quiz digitale. Si può fare in qualsiasi momento con il proprio smartphone, senza necessità di incontrare le persone e con un prezzo molto attrattivo (5 euro per il gioco). 

Quali saranno i prossimi step?

Come sempre faremo i nostri tour quiz ogni settimana, cercando di coinvolgere le persone nella scoperta della propria città. In più, vorrei concentrarmi sul nuovo prodotto, il tour quiz digitale, e proporlo in altre città. Ora è disponibile a Milano, Venezia e Imperia, e già nei prossimi mesi saranno pubblicati i percorsi a Roma e Monza, e… Amsterdam, la nostra prima città fuori dall’Italia. Anche questo prodotto è molto diverso da quello a cui un turista è abituato, quindi dovrò cercare i canali giusti per promuoverlo. Ma a me le sfide piacciono!

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