Esordio in TV per Specchio dei tempi: Tembo cura la nuova campagna di comunicazione della Fondazione

Ideata dall’allora direttore Giulio De Benedetti, la rubrica Specchio dei tempi è comparsa per la prima volta sul quotidiano La Stampa nel 1955 come uno spazio dedicato ai lettori, che su questa potevano scrivere pareri, raccontare esperienze personali, denunciare ingiustizie sociali o disservizi di enti pubblici e privati. Il carattere della rubrica stimolò da subito la nascita di iniziative solidali a favore di famiglie in difficoltà, specialmente in occasione di calamità verificatesi sul territorio nazionale o internazionale. L’afflusso spontaneo di donazioni da parte dei lettori rese necessaria in breve tempo la creazione di una fondazione dedicata: la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi.

Fin dagli esordi della pandemia da Covid-19, la Fondazione Specchio dei tempi è intervenuta sul territorio di Torino e del Piemonte a sostegno delle scuole e degli anziani e degli ospedali, con l’obiettivo di supportare le Rianimazioni e le Terapie Intensive donando macchinari e dispositivi di protezione individuale a medici e operatori sanitari.

Le iniziative di Specchio dei tempi si sono rapidamente moltiplicate, diventando in breve tempo tra le più importanti e proficue, in Italia, per contrastare l’emergenza causata dalla pandemia.

Con l’inizio della fase due e la conseguente ripresa lenta, la Fondazione ha ritenuto opportuno informare i cittadini di quanto fatto in questi mesi, sbarcando per la prima volta sul canale televisivo attraverso uno spot realizzato per l’occasione dall’agenzia torinese Tembo. La campagna, partita il 14 giugno sulle reti Sky, verrà affiancata da una copertura stampa e social.

Lo spot ideato da Tembo è legato a filo doppio all’emergenza Covid19 e alla campagna fondi lanciata il 9 marzo da Specchio dei tempi, capace di raccogliere in poco meno di cento giorni la considerevole cifra di 10 milioni di euro. Attraverso il video, la Fondazione riassume le principali aree in cui sono state impiegate le donazioni dei cittadini: le realtà ospedaliere, alle quali è stato possibile fornire macchinari e dispositivi di protezione personali; le famiglie in difficoltà, per le quali si è provveduto alla spesa quotidiana e al sostegno economico; le piccole imprese, che sono state sostenute durante il lungo periodo di lockdown; le scuole, alle quali sono stati donati migliaia di tablet per la formazione a distanza e centinaia di kit per sanificare l’ambiente.

I contenuti e il tono di voce aiutano a cogliere l’identità di Specchio dei tempi, da sempre apprezzata per la sua concretezza. Così, le immagini raccontano le consegne dei materiali come effettivamente sono avvenute, preferendo il vero al bello, mentre la voce narrante evita accuratamente toni drammatici e indugi retorici per concentrarsi su quanto di buono è stato fatto e su quanto ancora c’è da fare.

La chiusura dello spot porta con sé un’importante anticipazione: l’avvio del progetto Specchio d’Italia, con cui la onlus nelle ultime settimane ha superato i confini piemontesi per abbracciare tutto il territorio nazionale. L’evento è stato celebrato con la realizzazione di un logo ad hoc e di una brand identity anche in questo caso frutto della creatività di Tembo.

L’obiettivo della nuova identity – spiega Alessandro Scali, Creative Director di Tembo – è quello di trasmettere i valori e la storia del brand originario, svincolandolo però dall’immagine “torinese” che porta con sé. Per questo motivo preferiamo parlare di evoluzione che di cambiamento, e per raccontarla abbiamo lavorato sull’elemento centrale del logo Specchio dei tempi: la lettera S, la stessa de La Stampa, quella che lega indissolubilmente il brand al quotidiano e, di conseguenza, al territorio. Abbiamo poi rappresentato graficamente i valori centrali del progetto: lo spirito benefico (rappresentato da due mani che si uniscono) e il territorio nazionale (che Specchio d’Italia porta nel nome). Il nuovo logo viene presentato in chiusura dello spot televisivo, il canale scelto per comunicare l’importanza crescente di un brand partito come piccola realtà regionale e divenuto ormai nazionale mantenendo inalterata la sua filosofia costitutiva.

 

CREDITS

Creative Director: Alessandro Scali

Art Director: Gabriele Rubbi

Copywriter: Alessandro Scali

Editing e Vfx: Marco Calabrese

Pianificazione tv: Gruppo Roncaglia

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