Gruppo Sole 24 ORE, a marzo vendite del quotidiano a +6,3% su febbraio. Nel 1° Q ricavi a 43,3 milioni

Nel primo trimestre 2020, il Gruppo 24 ORE, il cui Cda presieduto da Edoardo Garrone ha approvato ieri il bilancio trimestrale ha conseguito ricavi consolidati pari a 43,3 milioni di euro che si confrontano con un valore pari a 50,2 milioni di euro del primo trimestre 2019 (-6,9 milioni di euro, pari al -13,7%). Lo scostamento negativo dei ricavi risente in maniera significativa degli effetti legati all’emergenza sanitaria in atto per il virus Covid-19 e alle conseguenti misure restrittive imposte dalle autorità governative, che vanno ad aggravare la debolezza connessa al calo strutturale del mercato di riferimento.

In particolare: i ricavi pubblicitari sono in calo di 2,0 milioni di euro (-10,7% da 18,5 a 16,5 milioni di euro), i ricavi editoriali diminuiscono di 1,7 milioni di euro (-6,4% da 26,1 a 24,4 milioni di euro) e gli altri ricavi registrano una flessione di 3,2 milioni di euro (-57,4% da 5,6 a 2,4 milioni di euro). I ricavi pubblicitari del gruppo nel solo mese di marzo hanno registrato una flessione del 23,7%, mentre i ricavi dell’area Cultura in seguito alla chiusura del Mudec – Museo delle Culture di Milano hanno registrato una flessione del 92,0%.

L’emergenza Covid-19, registrata in tutta Italia a partire dalla fine di febbraio 2020 e tuttora in corso sta inoltre producendo effetti rilevanti sia sulle copie diffuse e dichiarate dall’editore ad ADS, sia sulle copie vendute. Relativamente alle vendite del quotidiano cartaceo, si registrano impatti positivi su canale edicola con un incremento rispetto al periodo ante Covid-19; di contro impatti negativi si stanno verificando sulle vendite continuative del prodotto destinate a settori di business temporaneamente in lockdown (come per esempio treni e aerei) e sulle vendite in blocco cedute in occasione di eventi nonché sulla sospensione temporanea di abbonamenti cartacei destinati a imprese, banche, studi professionali. Per quanto riguarda il quotidiano in versione digitale, invece, Covid-19 rappresenta un’opportunità di ampliamento sul mercato: il numero significativo di nuovi abbonamenti ha determinato già nel mese di marzo una crescita delle copie diffuse rispetto al mese precedente.

Nel primo trimestre 2020 il portale www.ilsole24ore.com registra una media giornaliera di oltre 2 milioni di browser unici con una crescita del 112% rispetto alla media del 2019 (Fonte: Webtrekk). Il risultato è legato alla copertura real time dei temi legati all’emergenza Covid-19, particolarmente sentito sul mese di marzo (3,77 milioni di browser unici media giornaliera, +281% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente) con record giornalieri registrati il 12 marzo 2020 per browser unici (5,5 milioni) e il 22 marzo 2020 per pagine viste (17,4 milioni) e indicatori in picco sia per video (stream views media giorno +163,8% verso il primo trimestre 2019) sia sui canali social le fanbase Facebook e Instagram a marzo sono cresciute di più rispetto alla media mensile dei tre mesi precedenti, in particolare Instagram +10% (verso media mensile dei tre mesi precedenti +3,6%) e Facebook +3,6% (verso media mensile dei tre mesi precedenti +0,7%), anche per effetto dei dati di subscription dei prodotti digitali 24+ e Mercati+.

Le principali dinamiche che hanno caratterizzato i ricavi consolidati sono:

–      i ricavi diffusionali del quotidiano (carta + digitale) ammontano a 11,5 milioni di euro, in diminuzione di 0,9 milioni di euro (-7,0%) rispetto al primo trimestre 2019. I ricavi diffusionali del quotidiano cartaceo ammontano a 7,4 milioni di euro, in calo di 0,9 milioni di euro (-10,9%) rispetto al pari periodo del 2019. I ricavi diffusionali del quotidiano digitale ammontano a 4,1 milioni di euro (+1,1%) rispetto al primo trimestre 2019

–      i ricavi pubblicitari del gruppo, pari a 16,5 milioni di euro, sono in diminuzione di 2,0 milioni di euro (-10,7%) rispetto al primo trimestre 2019. Il decremento registrato nel primo trimestre è stato determinato dalla diffusione della pandemia di Covid-19 che ha influito negativamente sulle performance di raccolta del mese di marzo. La propagazione della pandemia ha portato alla sospensione di eventi fisici, a cui il Sole ha risposto creando iniziative digitali. Sono state anche rallentate le iniziative speciali create ad hoc per i clienti, in grado di compensare il perdurare della crisi del mezzo stampa, mezzo che rappresenta il 46% della raccolta complessiva della concessionaria.

–      i ricavi di editoria elettronica sono pari a 8,6 milioni di euro in diminuzione dello 0,8% rispetto al pari periodo del 2019. Sui risultati del primo trimestre pesa l’andamento del mese di marzo 2020, nel quale impattano appieno gli effetti negativi legati al Covid-19. In particolare, per effetto della chiusura dei distributori, non è stato possibile provvedere alla spedizione e alla relativa contabilizzazione dei volumi cartacei destinati alle librerie. Inoltre, molti studi professionali sono stati chiusi con conseguenti impatti negativi su banche dati e software.

–      i ricavi dell’Area Cultura, pari a 1,0 milioni di euro, in diminuzione di 4,1 milioni di euro (-79,9%), rispetto al pari periodo del precedente esercizio. Da segnalare che, in conformità con l’ordinanza del 23 febbraio 2020 del Ministero della Salute e del Presidente della Regione Lombardia, ed i successivi provvedimenti di legge, è stato chiuso fino a nuova comunicazione il Mudec – Museo delle Culture di Milano con il conseguente rinvio di alcune mostre.

 

La diffusione (carta + digitale) del quotidiano Il Sole 24 Ore da gennaio a marzo 2020 è complessivamente pari a 142.407 copie medie giorno (-10,6% rispetto l’omologo periodo dell’anno 2019). In particolare, la diffusione media giorno cartacea dichiarata ad ADS per il periodo gennaio – marzo 2020 è pari a 66.956 copie (-15,9% rispetto l’anno 2019). La diffusione digitale dichiarata ad ADS è pari a 75.451 copie medie giorno (-5,3% rispetto l’anno 2019). Da segnalare in particolare nel mese di marzo l’aumento del 6,3% delle vendite in edicola del quotidiano rispetto al mese precedente (Fonte: ADS marzo 2020). Il dato fa riferimento a quanto dichiarato dall’Editore ad ADS, considerando che il nuovo Regolamento aggiuntivo per l’esecuzione degli accertamenti ADS delle edizioni digitali, valido dalla dichiarazione di maggio 2017, prevede la possibilità di dichiarazione delle copie multiple e promozionali digitali in presenza di adoption.

 

Evoluzione prevedibile della gestione

I primi mesi del 2020 confermano il persistere delle condizioni di debolezza del mercato e di una generale incertezza nell’economia italiana che influenzano, in particolare, l’andamento della raccolta pubblicitaria. L’emergenza sanitaria in atto legata alla diffusione del virus Covid-19 e le misure straordinarie introdotte dalle autorità competenti per contenerla, hanno determinato un repentino segnale di possibile peggioramento delle condizioni generali dell’economia a livello globale di cui al momento è difficile prevedere sia la portata sia la durata. Nel primo trimestre del 2020, secondo la stima preliminare Istat, il Pil è diminuito del 4,8% in termini tendenziali (Fonte: Istat – flash – I trimestre 2020 – stima preliminare del Pil – 30 aprile 2020).

In considerazione della attuale situazione di emergenza sanitaria, il settore editoriale ed in particolare il mercato pubblicitario è caratterizzato da una generale incertezza su quelli che saranno gli effetti del diffondersi della pandemia.

Inoltre, in conformità con l’ordinanza del 23 febbraio 2020 del Ministero della Salute e del Presidente della Regione Lombardia ed i successivi provvedimenti di legge, sono stati annullati alcuni eventi del Gruppo 24 ORE ed altri saranno riprogrammati nel corso del 2020. A seguito della medesima ordinanza è stato chiuso fino a nuova comunicazione il Mudec – Museo delle Culture di Milano, gestito dalla società controllata 24 ORE Cultura S.r.l., con il conseguente rinvio di alcune mostre.

Considerata l’attuale incertezza sulla durata ed intensità dell’emergenza sanitaria e socio-economica relativa alla diffusione del virus Covid-19, nonché sui tempi di possibile rientro dell’emergenza e del conseguente ritorno alla normalità, la Società ritiene che non sia ancora oggi possibile stimare l’impatto che tale epidemia avrà nel corso dell’esercizio 2020 e sugli esercizi successivi, riservandosi di fornire aggiornamenti in merito non appena le condizioni di visibilità consentiranno un’elaborazione di stime più accurate sugli impatti legati all’emergenza Covid-19.

 

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