Freelance Network Italia al fianco delle aziende nella Fase 2

Rispondere con competenza ed esperienza alle esigenze di comunicazione delle aziende italiane e dei professionisti. È questo l’obiettivo di Freelance Network Italia, associazione di liberi professionisti indipendenti per la comunicazione, nata in modo spontaneo nel 2017 su iniziativa di Barbara Reverberi, e coordinata da un consiglio direttivo costituito dai soci fondatori, il GoTeam.
Fare rete per condividere competenze, professionalità ed esperienze è la filosofia di Freelance Network Italia che, anno dopo anno, sta crescendo, arricchendosi di professionalità con competenze nell’ambito del giornalismo, dell’ufficio stampa e digital pr, del content marketing, storytelling e social media, del visual e degli eventi. Il network si fonda su pilastri come la fiducia, la collaborazione, il valore del lavoro freelance e delle relazioni. Si è attivato, fin dai primi giorni del lockdown, per trovare soluzioni concrete a sostegno e supporto di aziende e professionisti in questo momento critico.

Barbara Reverberi

«Il 4 maggio 2020 inizia la cosiddetta Fase 2, che porta con sé incognite e dubbi, in particolare per alcuni settori produttivi. Come freelance della comunicazione ci siamo interrogati a lungo su quale potesse essere il nostro apporto in questo momento così cruciale per la ripartenza, anche economica, del nostro Paese», spiega Barbara Reverberi, fondatrice e presidente dell’associazione Freelance Network Italia. «Siamo convinti che in un momento così delicato ma strategico le aziende devono essere pronte con strumenti innovativi per essere vicine ai propri clienti – prosegue Reverberi – e il messaggio che vogliamo lanciare è “noi ci siamo”. A inizio marzo ha iniziato a lavorare la task force focalizzata al rilancio del Made in Italy e al sostegno delle imprese del nostro territorio, pensando in particolare ai settori più colpiti e con cui ci relazioniamo da anni: dallo sport all’healthcare, passando per il food, la moda e tutto l’ecosistema della cultura (dagli eventi all’editoria)». E aggiunge: «Abbiamo usato queste settimane  per la nostra pagina LinkedIn, migliorare la nostra presenza sui social e rivedere completamente il nostro sito, trasformandolo in uno strumento più agile, immediato, ricco di contenuti e di spunti. Tra questi, un piccolo sondaggio – realizzato tramite una landing page ad hoc – per comprendere le attuali “urgenze” di altri professionisti e imprenditori, fornendo loro una consulenza gratuita, dedicata, di 30 minuti.»

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