Vegas, dai Mates a Web Stars Channel: quando i social fanno crescere

Giuseppe Greco, alias Vegas, oltre a essere uno dei Mates, collettivo di creator di cui fanno parte anche St3pNy, Anima e Surry, è anche Direttore Creativo & Partner di Web Stars Channel, la digital company che ha da poco lanciato la campagna social #iomidivertoacasa, dedicata al target dei più giovani. A Touchpoint, Vegas racconta cosa vuol dire essere un creator ai tempi del coronavirus e anticipa i suoi progetti futuri

Partiamo proprio da #iomidivertoacasa: come sta andando? Quali risposte state ottenendo dai ragazzi che seguono i vostri creator?

Io penso che l’obiettivo di #iomidivertoacasa fosse cercare di portare un po’ di positività all’interno delle case di tutti italiani, di tutti i ragazzi giovani che ci seguono e che in questo momento si trovano a casa un po’ all’interno di una gabbia, bloccati, senza aver la possibilità di uscire. Quindi il senso è trasmettere il concetto del divertimento attraverso delle attività comuni, come un allenamento in casa, il gioco, la magia, un gioco da tavola o il disegno, tutte queste attività che solitamente vengono in qualche modo snobbate dai ragazzi. Noi le abbiamo portate all’attenzione di tutti attraverso i contenuti e la risposta è stata sicuramente ottima: lo notiamo da quanti ripostano i nostri contenuti e da quanti utilizzano il nostro hashtag #iomidivertoacasa sui social per mostrare come si stiano attivando in questo momento. Stiamo raggiungendo l’obiettivo, non avevamo chissà quali intenzioni se non essere d’aiuto ai nostri fan. La campagna, poi, ha iniziato sempre più a prender piede e ne siamo felici perché pensiamo che sia il giusto modo per vivere questo periodo. Sicuramente l’obiettivo sarà poi tramutare quell’#iomidivertoacasa molto solitario in un qualcosa legato al “noi”, quando sarà di nuovo possibile.

Giuseppe Greco

Come cambia il modo di creare video per un target così particolare in questa fase? 

Diciamo che non è cambiato molto, creare video per il target Generazione Z o addirittura Kids è comunque complicato in qualsiasi periodo. La responsabilità è tanta e sicuramente noi che facciamo questo lavoro da tantissimi anni siamo abituati a convivere con questa responsabilità nel controllare i nostri contenuti ragionando su cosa possa essere giusto ed educativo e che non vada mai a mandare un messaggio sbagliato. Quindi dal punto di vista dell’etica siamo sempre allineati a quello che secondo noi è più opportuno, la responsabilità rimane tale anche in un periodo di questo tipo in cui sicuramente la sensibilità dev’essere maggiore. A mio avviso, a prescindere del periodo storico in cui viviamo, creare contenuti sul web vuol dire avere una grande responsabilità e quindi utilizzare il proprio strumento sia per fare intrattenimento ma anche per insegnare, cercando di raccontare qualcosa non con presunzione ma dall’alto delle nostre poche esperienze, chi più e chi di meno. Quindi per noi la responsabilità, a prescindere dal Covid-19, è sempre al primo posto nella realizzazione di contenuti social.

 

Web Stars Channel oltre al lancio di questa iniziativa ha dato delle indicazioni particolari ai propri creator per stare vicini ai ragazzi nel modo corretto in questa fase?

Come Web Stars Channel, oltre a collaborare con Save the Children nello sviluppare questa campagna, ci sentiamo spesso tra tutti noi, sia creator che membri dell’azienda, per starci vicini e ragionare innanzitutto su come affrontare noi personalmente questo periodo emotivamente difficile. Ognuno lo vive a modo suo, ci sono anche colleghi e creator che hanno persone affette da coronavirus in famiglia, ma che in qualche modo stanno vivendo questa situazione con grande energia. Perché l’unica cosa che potenzialmente si può fare è una cosa più grande di noi e nel nostro piccolo quello che possiamo fare è trasmettere energia positiva a noi stessi, all’azienda con cui noi lavoriamo e alle persone che di conseguenza seguono i nostri talenti. Quindi cerchiamo di far vedere il bello anche in un momento così brutto, di godere di questi piccoli momenti positivi che ci sono durante la giornata che possono essere una chiacchiera con una persona dell’azienda, una chiacchierata con un altro talent o una collaborazione su YouTube che magari ti porta ad avere dei risultati positivi in termini di feedback del pubblico. Ma soprattutto stare vicini ai fan, che è un po’ al centro di tutta la comunicazione di Web Stars Channel a prescindere dal Covid-19. Il valore più alto dei nostri creator, la loro fama e i loro numeri, sono legati alla fidelizzazione del pubblico e al rapporto stretto che hanno con i propri fan. Non c’è un forte distacco tra i creator e la loro fanbase, anzi, c’è un forte legame che li porta a essere per questi ragazzi quasi dei fratelli e delle sorelle maggiori. In questo periodo trasmettere ai nostri fan positività ed energia è l’unica cosa che possiamo fare, con la speranza che tutto questo prima o poi finirà e si tornerà nella normalità, si ritornerà ad abbracciarsi e a incontrarsi negli eventi.

 

Una parte importante per i creator è l’incontro con il proprio pubblico a eventi, manifestazioni: come state lavorando per sopperire all’impossibilità di portare avanti queste iniziative?

L’unico modo per sostituire gli eventi con il proprio pubblico è sviluppare delle dirette, delle live sui social. C’è chi sta facendo delle dirette in collaborazione con altri artisti su Instagram per cercare comunque di parlare con il loro pubblico, c’è chi invece è molto attivo nelle stories di Instagram per raccontare la propria giornata e per chiedere ai ragazzi che li seguono come stanno vivendo la loro. Stiamo ipotizzando anche delle dirette streaming su Twitch per passare delle giornate o delle mezze giornate insieme al pubblico, anche per organizzare delle campagne di beneficenza. Sicuramente l’evento può essere sostituito, per ora, con delle dirette streaming, ma niente può sostituire il contatto fisico che si ha durante un evento. Questa sarà la cosa più bella da riavere indietro quando tutto questo si sistemerà, noi stiamo già lavorando alle manifestazioni future con la speranza che tutto questo finirà il prima possibile.

I Mates

Dopo diversi anni sui social ora sei passato alla parte più “imprenditoriale” restando sempre legato al mondo dei social. Come vedi che stanno “crescendo” i creator della tua generazione? Quali sbocchi per il futuro?

Io sono sempre stato una persona che amava più essere dietro le quinte e meno “prima donna”. Diciamo che il mio percorso artistico mi è servito molto per eliminare la timidezza e per diventare più estroverso, ma mi è sempre piaciuto aiutare più gli altri a raggiungere i propri obiettivi che espormi in prima persona. Dal punto di vista dei social in questo momento questo aspetto è sempre più accentuato, sono sempre meno creator e sempre più manager o direttore creativo di quelli che sono i percorsi degli altri, e questo mi piace. Questo è quello che voglio fare e quello che faccio con Web Stars Channel. Per quanto riguarda le nuove generazioni, ognuna è legata a un social di riferimento; penso di aver vissuto tante “epoche”, oggi siamo in quella di TikTok. Reputo TikTok un social geniale perché lascia una grandissima libertà alla creatività. Allo stesso tempo, però, chi inizia la propria carriera su questo social perde una grande cosa che è la gavetta. Io, come per ogni lavoro, penso che la gavetta sia fondamentale e tutti quelli che sono nati su YouTube, Twitch o Instagram hanno avuto un percorso molto più lungo prima di arrivare alla fama, hanno affrontato tantissime sfide e hanno superato quelle sfide; si sono formati, hanno acquisito il senso di responsabilità. Su TikTok la fama si ottiene in maniera molto veloce e quindi ci si trova anche dopo qualche mese ad avere migliaia e migliaia di follower che, per un ragazzo, sono secondo me distruttivi. Nel senso che quella fama può portare un ragazzo più debole, con un carattere non fortissimo, a mutare e a non capire cosa stia succedendo, quindi a vivere il social in maniera negativa e non positiva. Penso che i ragazzi debbano approcciare i social per puro divertimento, non per diventare famosi. La fama sarà una conseguenza di un percorso e poi ci sarà un momento in cui quel percorso potrà essere definito come un lavoro. Consiglio ai ragazzi di viverla in maniera più leggera, perché ogni giorno sento di ragazzi che acquisiscono questa fama su TikTok e subito dopo vogliono trasformare quei numeri in qualcos’altro, quando non è opportuno e quando non è il momento giusto. Per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi, sono tantissimi: basta vedere me, che iniziando a creare contenuti su YouTube adesso mi occupo di direzione creativa in una società che lavora sul mondo social, una Digital Company. Io penso che lavorare sui social voglia dire formarsi, voglia dire imparare a conoscere un settore che, per quanto le basi possano essere imparate all’università, resta un percorso in continuo cambiamento. L’esperienza è fondamentale. Nonostante tutto, i social li vedo ancora come un valido strumento di svago e per trovare un futuro con un proprio percorso lavorativo.

Segui la diretta di: