Bivo, la start up del complete food

Una soluzione nutrizionale completa, equilibrata, leggera e salutare pensata per coloro che sono costretti a fare i conti con stili di vita frenetici: Taddeo Mauro, co-Founder, racconta la storia del complete food Bivo, lanciato nel 2017, e anticipa i prossimi sviluppi della start up

Come è nata Bivo?

L’idea di Bivo è nata nel 2015. Di ritorno da un viaggio nella Silicon Valley il mio amico Davide Bonetto, che sarebbe diventato il mio socio, mi aveva parlato di Soylent, un prodotto americano che lo aveva affascinato: si trattava del primo complete food della storia, creato a inizio 2014 dall’intuizione di Rob Rhinehart, un ingegnere informatico. 

Nei giorni successivi io stesso ho iniziato a studiare il “caso-Soylent” e ne sono rimasto a mia volta estasiato. Nei giorni successivi abbiamo iniziato una ricerca di prodotti simili in Europa, scoprendo alcune start up olandesi e inglesi che avevano preso ispirazione da Soylent. Abbiamo così iniziato a consumare i complete food europei in commercio. Tuttavia, eravamo insoddisfatti del sapore di quei prodotti e per questo motivo abbiamo deciso di vedere se eravamo noi stessi in grado di fare meglio. Prima ancora di costituire realmente la società, volevamo capire se il nostro progetto fosse effettivamente realizzabile. Abbiamo così creato un piccolo team di sviluppo, formato da due tecnologi alimentari e una biologa-nutrizionista, per creare la prima formulazione del prodotto (che abbiamo chiamato Bivo 1.0).

Abbiamo poi cercato tutte le materie prime degli ingredienti presenti nella formula, contattando direttamente i produttori. Verificata la realizzabilità del tutto abbiamo deciso di fare il grande passo, costituendo una vera e propria società: Ovidia Food Srl. Da quel momento in poi le tappe che abbiamo completato sono state veramente tantissime, ma quelle più significative sono sicuramente nel 2016 l’iscrizione di Bivo nel registro ufficiale del Ministero della Salute, e nel 2017 il lancio sul mercato della primissima versione di Bivo (Bivo 1.0) che è servito come Minimum Viable Product per avere la cosa più importante per una start up: i feedback di utilizzo da parte dei primi reali clienti. È grazie ai nostri primi clienti che siamo riusciti, attraversi il lavoro dell’ormai consolidato team di sviluppo di Bivo, a realizzare la versione attuale del prodotto, Bivo 2.0.

 

Cosa è Bivo esattamente?

Bivo è una soluzione nutrizionale completa, equilibrata, leggera e salutare pensata per coloro che sono costretti a fare i conti con stili di vita frenetici, ma che non vogliono rinunciare ai benefici della dieta mediterranea. Si tratta di un prodotto in polvere contenuto in una busta monoporzione; per consumarla è sufficiente versare la polvere nello shaker, aggiungere circa 300 ml d’acqua e agitare. La formulazione di Bivo è molto semplice. Gli ingredienti principali infatti sono solo sei: farina di avena, maltodestrina di mais, proteina di pisello, grasso di cocco, semi di lino e olio di borragine; a questo vengono aggiunti singolarmente tutti i sali minerali e le vitamine. Si tratta di un alimento naturale, i cui ingredienti sono tutti di origine vegetale, privo di conservanti, dolcificanti e zuccheri aggiunti. Bivo è disponibile in sei gusti: Bivo gusto Avena, Bivo gusto Cocco, Bivo gusto mango, Bivo gusto Ciocco-Caffè e i nuovissimi Bivo Vegetale (con Spirulina) e Bivo Cappuccino (con Caffeina). Inoltre, da qualche mese è disponibile la versione Ready To Use, nella quale la polvere è contenuta in una bottiglietta di PET riciclabile, con la quale è sufficiente aggiungere l’acqua per alimentarsi, senza bisogno di uno shaker. Tutti i prodotto sono disponibili sul nostro e-commerce: www.bivo.it e su amazon. 

 

A oggi come si è sviluppato il progetto?

Dopo aver lanciato Bivo 1.0, abbiamo ottenuto un discreto successo che ha portato al sold out dopo nemmeno un anno dal lancio. Sulla base dei feedback abbiamo rinnovato il nostro prodotto grazie al team di professionisti nello sviluppo di prodotti alimentari che ci segue dall’inizio della nostra impresa. Bivo 2.0, che è stato lanciato nel 2018, è stato un notevole passo avanti dal punto di vista del gusto e della solubilità. Oltre alle tappe dello sviluppo produttivo, in questi anni abbiamo raggiunto altri traguardi come il riconoscimento dello status di start up innovativa e il deposito del marchio. Traguardi ottenuti anche grazie all’ingresso nel team del nostro socio senior, Diego Bonetto, che segue tutta la parte relativa al rapporto con gli investitori e i finanziamenti.

 

Quali saranno i prossimi step?

Gli step che abbiamo in mente per il futuro sono davvero tantissimi. Per sintetizzare possiamo dire che stiamo lavorando su tre fronti. Il primo, comune a moltissime start up, è la ricerca di investitori che credano nel nostro progetto. Il secondo riguarda il nostro sito che stiamo rifacendo con una nuova tecnologia, Shopify: siamo certi che il nuovo sito sarà un alleato fondamentale per riuscire a spiegare cosa è Bivo alle moltissime persone che mostrano interesse verso il nostro prodotto. Il terzo fronte è quello del prodotto: nei prossimi mesi lanceremo un nuovo formato che sarà per la prima volta multi-porzione, come ci hanno chiesto moltissimi clienti. Inoltre questo formato sarà disponibile in diverse nuove aromatizzazioni e conterrà all’interno solo vera frutta, che andrà a sostituire gli aromi, per quanto naturali, che usiamo attualmente. Sarà un ulteriore passo in avanti per Bivo.

 

Che tipo di clientela avete?

Quando abbiamo iniziato il progetto Bivo la prima domanda che ci siamo fatti è stata proprio questa “Chi saranno i nostri clienti?”. Per questo motivo inizialmente abbiamo studiato i nostri clienti, li abbiamo contattati telefonicamente, tramite email, inviando loro questionari. Grazie a questa attività, oltre a ricevere i feedback essenziali per lo sviluppo di Bivo 2.0 e per gli sviluppi futuri siamo riusciti a capire che il consumatore “tipo” di Bivo non esiste. Abbiamo clienti molto giovani, molto meno giovani, uomini e donne, manager, impiegati di banca, idraulici, operai… l’unica caratteristica comune è probabilmente l’attenzione verso la qualità nutrizionale del cibo che produciamo e degli ingredienti naturali utilizzati. Siamo fieri del fatto che quasi il 90% dei clienti che provano Bivo per la prima volta si ritiene soddisfatta dell’acquisto. Una particolarità è che una buona parte dei nostri clienti utilizza Bivo non solamente in contesti urbani (colazione o pausa pranzo veloce), ma in contesti outdoor (prima, dopo o durante attività come trekking o trail running). 

 

Come comunicate per attirare nuovi clienti?

La nostra comunicazione avviene prevalente tramite il nostro blog nel quale condividiamo numerosi articoli che parlano di alimentazione, di sostenibilità ambientale, di nuove tecnologie alimentari ma anche di trekking e di vita outdoor, temi che ci appassionano e che sembrano interessare ai nostri clienti.  Tuttavia il nostro sforzo comunicativo maggiore è nell’acquisizione di nuovi clienti che cerchiamo di intercettare tramite i social, i motori di ricerca, le riviste specializzate e le collaborazioni con diversi influencer. La difficoltà è quella di spiegare in primis cosa è un complete food e cosa differenzia un complete food da un pasto sostitutivo tradizionale. Il nostro obiettivo di comunicazione è riuscire a spiegare cosa differenzia Bivo dagli altri prodotti presenti sul mercato e quali sono i vantaggi di alimentarsi con il nostro prodotto. Per questa ragione nel blog condividiamo anche dei mini racconti nei quali cerchiamo di esprimere questo concetto: “come migliorerebbe la tua giornata se utilizzassi Bivo”, cioè la nostra visione dell’utilizzo di Bivo. 

 

Utilizzate influencer per la comunicazione? 

Come dicevo precedentemente abbiamo una bella fetta di clientela che utilizza Bivo nelle proprie escursioni outdoor. Ed è proprio in questo ambito con cui abbiamo attivato diverse proficue collaborazioni con i più importanti influencer italiani del settore. Il mondo dell’outdoor e della vita all’aria aperta sta conoscendo in questi anni una notevole crescita di appassionati nel nostro Paese che, appena possibile, fuggono dalle inquinate aree metropolitane per rifugiarsi nelle zone più incontaminate della nostra Penisola. 

Il primo influencer ad averci contattato è stato Pescho Anvi, un ragazzo di Vipiteno che condivideva sul suo canale Youtube le sue imprese outdoor e bushcraft: fu lui per primo a dirci che utilizzava Bivo in montagna. Successivamente abbiamo iniziato a collaborare anche con diversi blog (2 Cuori in Cammino, InMontagna.blog, Montagne di Viaggi) e canali Youtube (Omar Cai Salatissimo, Habilis Channel, The Mountain Rambler, Nati tra i Rovi e molti altri). Al di là del materiale che condividono su Bivo, il rapporto con loro è sicuramente un punto di forza nel nostro progetto. 

Tutte le collaborazioni infatti si basano sulla sincerità: non abbiamo mai chiesto a un influencer di condividere un pensiero che fosse diverso dalla loro reale opinione su Bivo. 

Il ritorno è sicuramente questo: gli sviluppi di Bivo sono resi possibili anche grazie ai loro test e ai loro feedback. Siamo convinti che la sincerità paghi, e che non ci possa essere migliore pubblicità di quella delle persone sinceramente convinte della validità del tuo prodotto.

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