STOPCovid19: arriva l’app per fermare il contagio

Webtek, web agency di Poggiridenti (SO) in collaborazione con ATG – Anzani Group ha sviluppato STOPCovid19, un’app che sarà rilasciata a breve e che metterà a disposizione delle Autorità i dati relativi ai contatti delle persone contagiate, in modo da fermare la diffusione del virus

Nei giorni dopo il  21 febbraio si susseguono le ricerche a Codogno per trovare le persone contagiate. Un ragazzo valtellinese, che frequentava una scuola in zona rossa, si reca con febbre alta in ospedale e risulterà essere il primo positivo al Covid-19 della provincia di Sondrio. Si cerca di ricostruire i suoi contatti più recenti, in particolare chi ha viaggiato con lui in treno per tornare a casa: se ne trovano pochi. Ed è allora che in Webtek, web agency con sede a Poggiridenti, nasce l’idea di un’app che, sfruttando la geolocalizzazione del cellulare, consenta alle Autorità di identificare eventuali contagi.

«STOPCovid19 è il frutto del lavoro giorno e notte del team di Webtek – spiega a Touchpoint Today il Fouder e CEO Emanuele Piasini -. Non siamo né medici né infermieri, non possiamo stare in prima linea, ma abbiamo provato a dare il nostro contributo per senso civico». L’app, totalmente gratuita, ha già ricevuto l’approvazione dei diversi store ed è in attesa di essere resa pubblica, non appena saranno pervenute tutte le autorizzazioni del caso, e vedrà in particolare nella Regione Umbria una fase di sperimentazione. 

Emanuele Piasini

«È necessario che il maggior numero possibile di cittadini scarichi l’app perché possa funzionare nel migliore dei modi – sottolinea Piasini – e per questo motivo sarà fondamentale la comunicazione da parte delle Istituzioni. Infatti abbiamo messo a disposizione della Regione Umbria dei filmati per comunicare al meglio il progetto. Una volta attivata, STOPCovid19 trasforma il telefono in un localizzatore GPS in tempo reale tracciando una mappa degli spostamenti di chi lo porta in tasca. Questi dati sono rigorosamente secretati e vengono messi a disposizione esclusivamente delle autorità preposte, che li possono utilizzare in caso di necessità: nello specifico, verificare i contatti avuti da un contagiato da Covid-19 nel corso del tempo».

L’applicazione risponde, così, a una preoccupazione molto diffusa tra i cittadini di tutte le zone in cui si sono registrati casi di coronavirus, quella di poter essere entrati in contatto con una persona infetta senza saperlo – in treno, in aeroporto, in coda al supermercato – e di esporre a loro volta al contagio i propri familiari, colleghi e conoscenti.

Con questo strumento in mano, le Autorità sono in grado di monitorare la situazione sul territorio e di avvisare singolarmente i cittadini coinvolti. Il tutto avviene nel massimo rispetto della privacy e della libertà individuale, dal momento che la app, oltre a richiedere il consenso dell’utente all’utilizzo dei dati, non utilizza alcuna informazione per scopi commerciali ma si limita a fornire quanto registrato alle Autorità competenti, che possono farne uso in maniera discrezionale in caso di emergenza sanitaria. Inoltre, tutti i dati registrati vengono conservati per un periodo limitato, previsto a norma di legge, e ogni utente ha facoltà di richiederne la cancellazione definitiva in qualsiasi momento. 

«Riteniamo che STOPCovid19 sarà particolarmente utile nel momento in cui ritorneremo alla normalità – evidenzia il manager – quando ricominceremo a uscire di casa e ad avere più contatti con l’esterno, al lavoro, in città, nel tempo libero… con questa applicazione sarà possibile evitare nuovi focolai isolando subito non solo i nuovi casi ma anche tutti quelli che ne sono venuti in contatto». 

Non si deve pensare però a un sistema come quello utilizzato in Cina o in Corea del Sud. «Nel caso cinese le persone sono state obbligate a utilizzare l’app. Il nostro sistema è più simile a quello adottato in Corea dal punto di vista della tecnologia utilizzata, ma STOPCovid19 garantisce una maggiore privacy, poiché gli utenti non hanno la possibilità di vedere nessun dato – conclude Piasini -: qualsiasi informazione è a disposizione solo delle Autorità». 

La app STOPCodiv19 è stata realizzata in partnership con ATG – Anzani Group. 

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