Publicis Groupe analizza dieci anni di Sanremo

Il 4 febbraio si rinnova l’appuntamento con il Festival di Sanremo, giunto alla 70esima edizione. Publicis Groupe Italia analizza come ogni anno gli ascolti TV e le conversazioni social. Al timone della Kermesse il 2020 vede Amadeus, affiancato da co-conduttori e vallette diversi ogni sera. Il pubblico potrà seguire come sempre il Festival in prima serata su Rai 1 in Eurovisione e rivedere le puntate collegandosi a RaiPlay, la piattaforma OTT del servizio pubblico dell’emittente e per la prima volta le cinque serate saranno in diretta nella lingua dei segni. La novità di quest’anno riguarda il dopo Festival che cambia nome, si chiamerà Altro Festival, e sarà disponibile solo in diretta e in streaming su Raiplay. Sarà, dopo lo show di Fiorello, un’altra esclusiva di RaiPlay.
La prima area indagata da Publicis Groupe è quella del pubblico televisivo negli ultimi dieci anni nei target Individui e Adulti 15-34. Dal 2009 al 2013 i dati di ascolto mostrano i due target distinti che mediamente si differenziano per quattro punti percentuali, registrando complessivamente una share media di 47.78% (individui + ospiti) e 43.24% (adu 15-34). L’edizione del 2014, la seconda conduzione di Fazio e Littizzetto, è stata l’edizione meno vista di sempre per entrambi i target: 39,3% di share (individui + ospiti) e il 33,8% (adu 15-34).  Successivamente dalla prima conduzione di Carlo Conti (2015) al Festival di Baglioni del 2018 il divario tra le due share si è assottigliato registrando addirittura un sorpasso del target adu 15-34 vs totale popolazione nel 2019: 50,2% vs 49,4%. Secondo Giuseppe Basile, Audience Measurement Lead di Publicis Groupe, complice di questo avvicinamento e sorpasso è una formula che conta i tanti personaggi emersi dai talent che conquistano il pubblico più giovane strizzando l’occhio anche alle generazioni più adulte. L’introduzione di generi musicali nuovi e di tendenza, senza l’inserimento di sostanziali modifiche ad un programma che entra nelle case degli italiani da 70anni, è la seconda chiave di successo.
L’analisi di Publicis Groupe prende in esame anche il mondo del social e ne ha evidenziato la costante importanza che il mezzo ha assunto nel tempo. L’arrivo delle piattaforme digitali nella fruizione quotidiana dello spettatore e la diffusione di contenuti dedicati alla Kermesse sui social ha regalato al Festival una nuova modalità di fruizione: quella digitale. Il pubblico televisivo e quello online guardano lo stesso contenuto e ai commenti dal vivo con familiari e amici si aggiungono quelli digitali e virali sul web. Analizzando i trend di interazione su Facebook i dati nel 2017 mostrano un drastico calo di like tra la prima e l’ultima puntata, dato che si inverte dall’anno successivo mostrando un interesse del pubblico social. Questa tendenza probabilmente ha origine nello studio e nell’attenzione a creare i contenuti e gli interventi del Festival con l’obiettivo di far parlare la rete. Hashtag e gif diventano allora nuove leve di marketing anche per il Festival delle canzoni nato a Sanremo 70 anni fa.

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