The Van Group, il contenuto nel DNA

Nel 2019 per il gruppo fatturato a 2,3 milioni di euro. Fra le acquisizioni più recenti per l’agenzia Kilometro Rosso, Oracle e Sisal. Intervista al partner e managing director Luca Villani

«Difendere la qualità è vitale, soprattutto in un mercato complesso come quello che ci troviamo ad affrontare ogni giorno». Ne è convinto Luca Villani, partner e managing director di The Van Group, che ha raccontato a Touchpoint Today la ricetta di una realtà indipendente capace di crescere in modo costante, a dispetto di un contesto non sempre premiante per gli operatori del settore della comunicazione.

«Il 2019 è stato un anno impegnativo», racconta il manager che nel 2012 ha lanciato il “brand” The Van con il suo socio Steven Berrevoets, guida creativa del gruppo. «Nel complesso metteremo a segno un leggero incremento di fatturato attestandoci intorno ai 2,3 milioni di euro – prosegue -. Nel dettaglio The Van come agenzia, dopo anni di crescita intorno al 20%, chiuderà l’anno sostanzialmente stabile, mentre L45, società specializzata nelle relazioni istituzionali on e off-line guidata dal nostro partner Simone Guzzardi, registrerà una crescita di poco superiore al 10%».

L’anno che si sta chiudendo per The Van Group è stato caratterizzato da un importante allargamento della base clienti. «Abbiamo aperto il 2019 con l’arrivo di Anima e Allianz – precisa Villani -. Nella seconda parte dell’anno siamo stati scelti dal Kilometro Rosso, un’eccellenza italiana, polo di innovazione del nostro Paese. A questi si aggiunge la collaborazione con Oracle su diversi progetti di comunicazione e il recente accordo siglato con Sisal per lo sviluppo di attività di comunicazione interna basate sul video storytelling».

Ma le soddisfazioni per l’agenzia non sono arrivate solo sul fronte del new business. «Una delle cose più belle di quest’anno è una grande produzione come la campagna istituzionale Banco BPM – spiega Villani -. Si tratta di una campagna riconosciuta da tanti addetti ai lavori come una novità nella comunicazione bancaria, per contenuti e per linguaggio, un approccio che è una nostra costante fin da quando per Banco BPM creammo il pay-off “La banca di”, seguito da un nome sempre diverso».

Una delle aree di sviluppo per The Van Group è proprio quella video. «Abbiamo prodotto circa 80 video nel 2019, fra videointerviste, produzioni medie e grandi – ricorda Villani -. È un’arma potente se accoppiata alla nostra tradizionale attenzione ai contenuti. In particolare, ha un grande potenziale quando è associata ad attività di comunicazione interna e all’employer branding. Si apre uno spazio di business interessantissimo. Le aziende hanno la necessità di riqualificare la propria comunicazione istituzionale perché questa è una chiave per attirare i talenti».

Per il 2020 l’ambizione è quella di continuare a crescere in modo organico. «Sarei soddisfatto di una crescita intorno al 10%», si sbilancia Villani. «Da un lato guardiamo con fiducia al nostro DNA, legato alla produzione di contenuti sulle diverse piattaforme – afferma il managing director -. Dall’altro ci piacerebbe allargare le nostre competenze non tanto guardando ad aziende da acquisire, ma al coinvolgimento di professionisti che vogliano diventare imprenditori. Siamo convinti che la differenza la facciano le persone. Abbiamo in corso qualche riflessione in merito. Partiamo dal presupposto che la sinergia genera opportunità».

Oggi The Van Group conta su un team di 25 professionisti. «Abbiamo rimodulato la nostra organizzazione con alcune figure più trasversali, con funzione di project manager, e altre con competenze più verticali – chiarisce Villani -.  Diamo molta autonomia a una generazione di professionisti fra i 30 e i 40 anni. Ma guardiamo con attenzione anche alla prossima generazione, consapevoli che il vero talento è legato all’intelligenza relazionale, quello che fa veramente la differenza nel nostro settore», conclude. 

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