Imille, fatturato 2019 a 8,6 milioni (+72%). Rafforzamento nel 2020

L’agenzia dei Digital Heroes ha annunciato importanti novità per il prossimo anno come la riorganizzazione aziendale che mira ad adeguare flussi di lavoro e team alle caratteristiche dei progetti già in corso e a quelli che verranno inaugurati nel 2020

Durante il consueto meeting di fine anno, tenutosi il 13 dicembre presso Moebius a Milano – Imille ha presentato i risultati del 2019. Il fatturato consolidato internazionale si attesta sugli 8,6 milioni di euro: una crescita del 72% rispetto ai dodici mesi precedenti, frutto sia dei nuovi clienti acquisiti sia dell’apertura di una nuova sede in Spagna.

Dopo gli headquarter di Milano, Roma e Santiago del Cile (che nel corso della serata hanno mostrato le rispettive novità), Madrid è diventata infatti la quarta città di riferimento di Imille, in cui l’agenzia opera con un team guidato da Isabel Benavides, manager con esperienza ventennale. Oltre ai dati economici, i partner hanno illustrato anche una riorganizzazione aziendale, che mira ad adeguare flussi di lavoro e team alle caratteristiche dei progetti già in corso e a quelli che verranno inaugurati nel 2020.

Antonio Di Battista, proveniente dal gruppo WPP, è il nuovo Creative Director e Head of Storytelling. Nel suo ruolo sarà coadiuvato da due Creative Lead, Marta Nava e Martino Caliendo, anche loro appena arrivati. Simone Tornabene, già Partner, diventa Chief Community and Culture Officer. Lorenzo Cagnato, già Associate Partner, diventa Chief Operation Officer, mentre Andrea Corradi viene nominato Head della nuova area Product & Service Design della sede di Milano.

Complessivamente, l’organico di Imille registra un incremento significativo, toccando a livello internazionale 90 persone. Un altro elemento importante affrontato durante il Meeting è la nuova mission dell’agenzia: “Creating better futures, one campaign at a time”.

In un’epoca di grandi sfide, ma anche di grandi possibilità, i Digital Heroes guidati dal CEO Paolo Pascolo puntano a superare i limiti posti dallo status quo, aiutando le organizzazioni, attraverso coraggio, immaginazione e fiducia, non solo a migliorare il proprio business, ma anche ad avere un impatto positivo sul mondo.

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