Il Ritorno del Pubblivoro – Presi nella rete

Oggi analizziamo due pubblicità che utilizzano il linguaggio video per ingaggiare nuovi utenti sulla rete.

Giampaolo Rossi

Iniziamo con Casa.it che costruisce il concept seguendo due driver. Il primo è determinato dal fatto che una famiglia su due in Italia possiede un animale domestico. In un mondo sempre più veloce e incerto il fatto di avere un compagno fedele diventa una certezza e un’ancora stabile. Quindi l’idea di costruire un dialogo tra il “Padrone” e l’animale domestico, esprimendone così l’aspetto affettivo, risulta vincente. Il secondo driver si ispira al principio per cui noi scegliamo animali che ci assomigliano così come decretato dall’inizio strepitoso della pietra miliare “La carica dei 101” del lontano 1961. Le somiglianze sono ben rappresentate dal punto di vista visivo, rispettivamente: cover-coniglio, addominali-tartaruga e capelli lunghi-pelo lungo. Il tutto dà una coerenza tra i tre quadri e un fil rouge narrativo che funziona bene. L’utilizzo poi delle esigenze degli animali per mostrare la capacità di effettuare ricerche mirate è molto efficace e in maniera, giustamente, poco tecnica evidenzia le funzionalità dell’applicazione. Unica nota che stride in una pubblicità pensata bene e coerente sono le voci troppo forzate degli animali. Sarebbe bastata una caratterizzazione più leggera che avrebbe contribuito ad un risultato più armonico e meno forzato.

Subito lancia la sezione motori riprendendo l’immaginario collettivo delle pubblicità automobilistiche. Qui il telefonino con il sito in bella evidenza gioca con la metafora motoristica utilizzandone il linguaggio come potenza, fluidità e aderenza. L’esperimento è ardito ma funziona molto bene. Il contenuto dell’app e la forma della comunicazione diventano così particolarmente coerenti e non lasciano ambiguità nella memoria dello spettatore. Creare una metafora tra due mondi così diversi è molto difficile, infatti uno riguarda prodotti grandi e tangibili mentre l’altro è per definizione intangibile e nell’etere. Le automobili sono prodotti che esistono da più di 100 anni mentre lo smartphone è nato solo 12 anni fa. Subito.it ha inoltre l’esigenza di accreditarsi in questo settore per lui nuovo e l’utilizzo del linguaggio motoristico aiuta a far crescere la sua credibilità e autorevolezza. Entrambe le pubblicità rendono bene e dimostrano che è più facile per le aziende digitali utilizzare i linguaggi tradizionali piuttosto che per aziende offline utilizzare i nuovi media. Probabilmente perché i codici della comunicazione audiovisiva hanno una grammatica e sintassi con una stabilità di fondo in confronto ai nuovi linguaggi che stanno ancora cercando un’estetica e un codice stabile. 

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