Il mondo della comunicazione riaccende le Luci a Galifos

Trasformare il grande dolore di una perdita in energia. Nasce con questo intento l’iniziativa Luci a Galifos, progetto collettivo concepito per onorare la memoria di Matteo Consonni, professionista della comunicazione prematuramente scomparso all’età di 49 anni.

L’idea è stata presentata giovedì scorso a Milano, da Daniele Cobianchi, CEO di McCann Worldgroup, e da un gruppo di ex colleghi che hanno deciso di mettersi insieme per creare qualcosa che non solo tenesse viva la memoria dell’amico, ma che allo stesso tempo fosse legata alle sue virtù e passioni. Fra i grandi amori di Matteo Consonni emergeva sicuramente quello per la letteratura.

«Non c’è persona nella cerchia degli amici e dei colleghi di Matteo che non si sia sentita consigliare almeno una volta un libro e lui era capace di andare a scovare opere sempre molto particolari, mai scontate, grazie alla sua grande curiosità», ha raccontato Cobianchi.

«Galifos – ha spiegato – è il luogo dove Matteo passava ogni anno le vacanze. In questa località dell’isola di Folegandros, affittava una stanza, senza luce elettrica e qui, oltre a condividere momenti di spensieratezza con gli amici, divorava libri a lume di candela. L’idea di Luci a Galifos è proprio quella di creare qualcosa che abbia valore in ambito editoriale, portando avanti idealmente quell’attitudine tutta particolare che apparteneva a Matteo».

Così è nata la collaborazione con la casa editrice SEM, fondata da Riccardo Cavallero, ex numero uno di Mondadori Libri. Il progetto comune è quello di supportare un editore di qualità nella promozione di un’opera prima. L’opera scelta è firmata dall’esordiente Silvia Bottani e si intitolerà “Il giorno mangia la notte”.

«Idealmente è il primo di una serie di libri che usciranno con il marchio Luci a Galifos, una sorta di collana dedicata agli esordienti», ha detto Cobianchi. Il manager ha poi lanciato la chiamata alle armi al mondo della comunicazione: «Quello che noi possiamo fare è mettere a disposizione un po’ del nostro tempo e del nostro lavoro perché questo libro, che uscirà all’inizio del 2020, possa avere la massima visibilità e la promozione adeguata. Si tratta di un’opera prima davvero importante, di quelle che Matteo probabilmente ci avrebbe consigliato». 

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