Rai1, via libera dell’AD alle nomine dei vicedirettori

Entrano Milo Infante, Franco Di Mare, Maria Teresa Fiore, confermati Paola Sciommeri e Claudio Fasulo. Fabrizio Salini impegnato anche nella scelta dei project manager dell’azienda

Come si legge su Primacomunicazione.it, l’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini ha dato il via libera alle nomine dei vicedirettori di Rai1 per la nuova architettura della rete, come fortemente voluto dal direttore Teresa De Santis.

Fabrizio Salini

Tra i nomi usciti come rumors nei mesi scorsi, Milo Infante, giornalista e conduttore tv, diventato vicedirettore vicario di Raiuno con delega su Rubriche Informazione e Territorio. Tra i vicedirettori new entry arriva il giornalista Franco Di Mare, inviato di guerra e storico volto di Uno mattina, considerato vicino ai 5 Stelle, che sovrintenderà l’Approfondimento e le Inchieste oltre a fare un suo programma di inchiesta al debutto in autunno sulla seconda serata della rete ammiraglia. Maria Teresa Fiore lascia la direzione Palinesto per assumere la vicedirezione di Rai1, con la responsabilità dell’Intrattenimento 2. 

Della vecchia squadra sono stati riconfermati nei precedenti ruoli Paola Sciommeri, già vicedirettore alla Pianificazione e Mezzi e Claudio Fasulo, già vicedirettore dell’Intrattenimento (Sanremo e grandi show) mentre escono di scena Patrizia Cardelli, ex vicedirettore al Palinsesto e Marketing e Ludovico Di Meo, ex vicedirettore responsabile di Uno Mattina, che dovranno essere ricollocati.

Nella nuova architettura di Raiuno l’importante casella del Palinsesto e Marketing se l’è tenuta il direttore De Santis che ad interim gestirà anche la programmazione di cinema e fiction. L’AD è inoltre impegnato nella definizione delle nomine dei project manager e dei gruppi di lavoro. 

Per quanto riguarda l’evoluzione dell’offerta televisiva sono stati indicati due Project Leader: Marcello Ciannamea, che si occuperà di “aumentare la differenziazione di posizionamento delle reti generaliste” e Roberta Enni con il compito di “rafforzare l’identità dell’offerta tematica, anche attraverso la razionalizzazione di alcuni canali”.

Il board strategico di quest’area è composto dallo stesso Ciannamea e da Roberto Nepote, Felice Ventura, Giuseppe Pasciucco e Silvia Calandrelli. Per l’evoluzione dell’offerta radiofonica, il project leader è Roberto Sergio mentre il board è composto da Roberto Nepote, Marcello Ciannamea, Felice Ventura, Giuseppe Pasciucco, Stefano Ciccotti ed Elena Capparelli.

Per l’evoluzione del ruolo della produzione televisiva, il project leader è Roberto Cecatto mentre il board è costituito dai tre direttori delle reti generaliste (Teresa De Santis, Carlo Freccero e Stefano Coletta) a cui si aggiungono Stefano Ciccotti, Felice Ventura e Giuseppe Pasciucco. Per la testata multipiattaforma

sono due i project leader individuati: Pietro Gaffuri per “processo di aggregazione delle testate” e Diego Antonelli per lo “sviluppo del Portale Unico dell’Informazione”. Il board individuato per questa area d’intervento è composto da Giuseppe Sangiovanni, Anontio Di Bella, Alessandro Casarin, Auro Bulbarelli, Stefano Ciccotti, Felice Ventura, Giuseppe Pasciucco e Lorenzo Ottolenghi. 

Del modello multipiattaforma e dell’organizzazione per generi si occuperà invece come Project Leader Angelo Teodoli mentre il relativo board sarà composto da Teresa De Santis, Carlo Freccero, Stefano Coletta, Elena Capparelli, Andrea Fabiano, Marcello Ciannamea, Roberto Nepote, Felice Ventura e Giuseppe Pasciucco.

Ci sono poi altri quattro progetti di trasformazione che non prevedono board strategico ma solo project leader. Così dello “sviluppo dell’offerta VOD per Rai Paly” si occuperà Elena Capparelli, dell’“evoluzione dell’assetto distributivo”

Stefano Ciccotti, di “gestione e sviluppo delle Risorse Umane” Felice Ventura, di “razionalizzazione dei costi” Giuseppe Pasciucco. A supportare i dirigenti indicati e coordinare tutte le iniziative sarà il Transformation Office. Saranno indicati nelle prossime settimane invece i project leader di alcuni “progetti verticali” previsti come: sviluppo dei ricavi pubblicitari, valorizzazione del patrimonio immobiliare, incubatore di nuovi format, nuovo canale in lingua inglese, nuovo canale istituzionale, inclusione digitale e coesione sociale.

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