Con The Big Now / mcgarrybowen, nel Dentsu Aegis building la creatività diventa internazionale

Il CEO Paolo Stucchi: «Il personale è passato da 820 a 901: una crescita del 10% che si rifletterà sul billing 2020»

La trasformazione in The Big Now/mcgarrybowen non è un semplice “rebranding” con l’etichetta di un network internazionale, ma un nuovo posizionamento con cui Dentsu Aegis Network prosegue un preciso percorso intrapreso con l’acquisizione dell’agenzia fondata da Emanuele Nenna, Alessia Oggiano, Stefano Pagani e Massimiliano Chiesa: «Siamo qui per raccontare che Dentsu Aegis è una cosa nuova – ha affermato Paolo Stucchi, CEO di Dentsu Aegis Network Southern Europe in occasione della conferenza stampa ieri a Milano -. Siamo partiti con l’acquisizione, per poi portare agenzia creativa e centro media a collaborare nello stesso luogo fisico e ora proseguiamo il percorso, portando la parte creativa in ambito internazionale».

Stefano Pagani, Massimiliano Chiesa, Gordon Bowen, Alessia Oggiano ed Emanuele Nenna

Eletta per tre volte “Agenzia creativa dell’anno” da Ad Age e Adweek, mcgarrybowen è un network globale con sede a New York e uffici a Chicago, San Francisco, Londra, Parigi, Amsterdam, Città del Messico, San Paolo, Shanghai, Hong Kong, Bangalore e ora anche Milano. Parte di Dentsu Aegis Network dal 2009, l’agenzia è stata fondata nel 2002. Tra i suoi clienti: Intel, American Express, Disney, Subway, The Kraft Heinz Company, Marriott, United Airlines, Chevron e Hallmark.

«Quando abbiamo incontrato il team di The Big Now siamo rimasti impressionati dal loro lavoro, dalla loro cultura e dai loro risultati – ha dichiarato Gordon Bowen, Founder e Global Chairman di mcgarrybowen, presente ieri all’incontro -. L’Italia è un importante hub europeo in termini di creatività e innovazione su scala internazionale e sono molto felice di accogliere oggi The Big Now nella famiglia mcgarrybowen e non vedo l’ora di dimostrare il potere della nostra partnership per i nostri clienti a livello locale e globale». Le due realtà hanno già avuto modo di collaborare per clienti come American Express e Generali. 

In concreto, il nuovo posizionamento di The Big Now/mcgarrybowen ruota intorno a tre parole chiave, True, Bold e Next, che sostanziano la promessa fatta ai clienti comunicata nel nuovo video manifesto “Let Them Call You Lucky”: lavorare insieme sull’unicità dei brand e aiutarli a trovare e raccontare quell’Unfair Advantage che li renda outstanding rispetto al contesto e ai competitor.

«Nel mondo della comunicazione di oggi si è “True” se si lavora su dati e insight corretti, restando in costante connessione con il proprio target – ha spiegato il Management Team di The Big Now/mcgarrybowen -. Si è “Bold” quando la creatività ha il coraggio di farsi sentire, e di sfidare i media. Si è “Next” quando si padroneggia l’innovazione, arrivando a crearla, qualche volta. Non è mai per fortuna che si raggiungono i risultati per cui si lavora con passione, competenza e creatività».

Il nuovo percorso internazionale dell’agenzia coinvolge anche LOW, la unit guidata da Massimiliano Chiesa che già sviluppa progetti global per clienti che fanno della premiumness il loro vantaggio competitivo, integrando creatività, tecnologia e R&D. Nei prossimi mesi, infatti, LOW si presenterà al mercato francese con un evento organizzato nella maison Dentsu nel cuore di Parigi. Fondata nel 2014 e dal 2018 parte del gruppo Dentsu Aegis Network, The Big Now/mcgarrybowen ha chiuso nel 2019 “il miglior anno di sempre” con dati in crescita per tutti gli indicatori (clienti, fatturato e profitti) consolidando la sua presenza sul mercato italiano e internazionale.

Paolo Stucchi

Per quanto concerne invece Dentsu Aegis Network nel complesso, Paolo Stucchi ha sottolineato che «per l’Italia il 2019 è stato un anno positivo mentre in Europa e nel mondo è andato meno bene, in particolare Paesi come Uk e Francia hanno sofferto, ma il gruppo è immediatamente intervenuto predisponendo un piano di investimenti». Forte delle ultime acquisizioni, come Vodafone, Nestlé, Generali e Müller, per la sede italiana del gruppo il 2020 si apre con buone prospettive: «I numeri che contano sono le persone – ha proseguito Stucchi -: un anno fa eravamo in 820 tra Milano e Roma, oggi siamo 901: una crescita del 10% circa che dovrebbe rispecchiare anche la crescita del billing». 

Secondo il CEO, il 2020 non sarà particolarmente ricco di gare: «Se saremo chiamati a difendere difenderemo, ma al momento non ci sono movimenti annunciati».

Tra le aree particolarmente in crescita, Stucchi ha ricordato il media digital e l’influencer marketing (in particolare quest’ultimo si assesta ormai quasi al 4% del fatturato di agenzia) così come la parte creativa, mentre i media tradizionali faticano di più. Osservando le dinamiche generali del mercato, Stucchi ha poi sottolineato come, sebbene il 2019 sia stato un anno sostanzialmente “flat”, è difficile fare reali previsioni sull’anno appena iniziato.

Da una parte, infatti, il comparto delle TLC, spinto dal 5G, potrebbe incrementare gli investimenti trainando il mercato, dall’altro l’emergenza Coronavirus mette a rischio due settori: «Lusso e viaggi ne subiranno l’impatto, in particolare nel primo semestre, poi si dovrebbe andare verso una normalizzazione. L’insieme di queste dinamiche porterà a dei valori simili al 2019, con forte crescita di alcuni player del digitale e contrazione su altri mezzi: si assiste quindi a una redistribuzione in un perimetro che resta sostanzialmente stabile. Ma in questi dati parliamo solo dei soldi del “media”, quelli certificati da Nielsen: c’è una parte di investimenti “extra Nielsen” che stiamo sottostimando e che vale circa un terzo del mercato degli investimenti – ha concluso Stucchi -. Anche se non è evidente, è importante perché porta valore alle agenzie».

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